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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Giornale Rassegna Stampa
15.08.2020 Gli abusi di Pechino e quei silenzi dei 5stelle. Ma a tacere non sono i soli
Commento di Paolo Guzzanti

Testata: Il Giornale
Data: 15 agosto 2020
Pagina: 15
Autore: Paolo Guzzanti
Titolo: «Gli abusi di Pechino e quei silenzi dei 5stelle»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 15/08/2020, a pag.15, con il titolo "Gli abusi di Pechino e quei silenzi dei 5stelle".
Ottima l'analisi di Paolo Guzzanti, ma la responsabilità non è soltanto dei 5Stelle, dove è il PD? e gli altri partiti che fanno parte del governo?

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Paolo Guzzanti

Cina, l'M5s al Parlamento Ue si oppone all'accordo sugli ...

Mentre leggete queste righe, navi da guerra americane, australiane, cinesi e vietnamite stanno sparando salve di missili a salve e prove di combattimento aereo. Noi intanto seguiamo l'agenda dettata dai pentastellati, considerati in tutto il mondo agenti di Pechino: nei rapporti diplomatici il nostro Paese è indicato come un avamposto cinese. C'è un dettaglio che a costoro sfugge: la Cina sta perdendo nello scontro scatenato contro l'Occidente dal Covid in poi. Cinesi affamati fuggono in Vietnam (che li arresta e rispedisce casa) perché la Corea ha ritirato gli stabilimenti Samsung e così stanno facendo tutti. La Cina vive soltanto di quel che trasforma, copia, riproduce e vende per vivere. Nel mar della Cina meridionale non solo gli Stati Uniti ma tutti i Paesi che vogliono il rispetto delle rotte commerciali sono con l'arma al piede, dall'India all'Australia. Lo scontro è brutale ma la guerra non ci sarà: a Pechino sono arroganti e prepotenti, ma non sono scemi. Le ultime mosse di Trump sono realisticamente dissuasive, ma senza versare una goccia di sangue. Intanto, il governo italiano, col vociante codazzo di televisioni e giornali in livrea, parla d'altro fallendo su tutto e spende il nome e l'onore dell'Italia schierandosi con la Cina. Lo fa mentre la polizia cinese arresta di notte i ragazzini di Hong Kong e li deporta disperati nei suoi lager di «rieducazione». Il ministro degli Esteri italiano, in feluca sul terrazzo della Farnesina, applaude felice.

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