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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
23.07.2020 La nuova guerra fredda voluta dalla Cina
Enrico Franceschini intervista Frederick Forsyth

Testata: La Repubblica
Data: 23 luglio 2020
Pagina: 14
Autore: Enrico Franceschini
Titolo: «Forsyth: 'Nella nuova cyberguerra Pechino vuole dominare il mondo'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 23/07/2020, a pag.14 con il titolo "Forsyth: 'Nella nuova cyberguerra Pechino vuole dominare il mondo' " l'intervista di Enrico Franceschini.

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Enrico Franceschini

Frederick Forsyth - Penguin Books Australia
Frederick Forsyth

«La guerra cibernetica è la vecchia guerra di spie combattuta con nuove armi, molto più potenti di quelle tra 007. Abbiamo vinto la prima, non facciamoci sconfiggere nella seconda». È il parere di Frederick Forsyth, autore di una lunga serie di best-seller di spionaggio, da “Il giorno dello sciacallo” a “Il quarto protocollo”, e lui stesso ex spia dell’Mi6, il servizio segreto di Sua Maestà, come ha rivelato nella sua autobiografia. «I cosiddetti Four-Cyber, Cina, Russia, Iran e Corea del Nord», dice a Repubblica l’81enne scrittore britannico, «sono i nuovi quattro cavalieri dell’Apocalisse ».
Che cosa pensa della chiusura del consolato cinese a Houston? «All’epoca della Guerra Fredda, l’Occidente aveva un solo nemico in grado di annientarlo: l’Unione Sovietica. Adesso ne ha almeno due e l’ultimo arrivato sta rivelandosi ancora più temibile di Mosca. Non ho dubbi che il consolato cinese sia stato chiuso dagli Stati Uniti per bloccare operazioni di spionaggio. E per dare un segnale a Pechino che i suoi comportamenti non resteranno impuniti».
Perché la Cina le sembra più temibile dell’Urss? «Oltre a possedere un arsenale militare che sta espandendo a grande velocità, con una flotta senza rivali nel Pacifico, è la superpotenza economica del 21esimo secolo e non nasconde l’ambizione di dominare il mondo, perfino più di quanto minacciasse l’Urss».
È una nuova Guerra Fredda o può diventare Calda, un conflitto militare? «Sicuramente è una nuova Guerra Fredda. Non credo che si arriverà a una Guerra Calda. Non solo perché il regime di Pechino teme il confronto militare, ma soprattutto perché ormai le guerre per il dominio planetario si combattono con nuove armi, diverse dal passato: guerre cibernetiche, a colpi di spionaggio elettronico, interferenze occulte, campagne di propaganda».
Il rapporto sulla Russia pubblicato questa settimana dal parlamento britannico accusa Mosca di queste attività. «Nel gergo delle spie si parla dei Four-Cyber: i quattro cavalieri dello spionaggio cibernetico, cioè Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. Sono i nuovi cavalieri dell’Apocalisse, un’apocalisse non più nucleare ma digitale, che può carpire segreti, paralizzare il cuore di uno stato, distruggerne i centri economici, con effetto non meno letale di quello dei bombardieri o dei missili atomici».
I giornali di Londra titolano: “Welcome to Londongrad”, benvenuti a Londongrad. La capitale britannica è davvero preda dei servizi segreti russi? «È uno scenario che predico da tempo. Ora è sotto gli occhi di tutti. La Russia non è un Paese democratico e amico dell’Occidente. I suoi agenti hanno già attaccato l’Inghilterra due volte in pochi anni con armi non convenzionali: il polonio radioattivo e il gas nervino Noviciok. Il piano di Putin è chiaro: ricreare il nocciolo duro dell’Unione Sovietica, il cui crollo è stato definito dallo stesso presidente russo come la peggiore tragedia nella storia del suo Paese. E intanto, attraverso oligarchi legati a Mosca, soldi sporchi da riciclare, killer senza scrupoli, allunga i tentacoli in mezza Europa».
Come dovrebbe rispondere l’Occidente? «In tre modi. Non cedere ai ricatti economici. Non chiudere gli occhi davanti alle interferenze occulte. E rispondere colpo su colpo alla guerra cibernetica».

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