Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Inghilterra, il nuovo Labour di Keir Starmer contro l'antisemitismo: ce la fara? Editoriale del Foglio
Testata: Il Foglio Data: 26 giugno 2020 Pagina: 3 Autore: la redazione del Foglio Titolo: «Starmer contro l'antisemitismo»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 26/06/2020 a pag.3, l'editoriale "Starmer contro l'antisemitismo".
Keir Starmer
Il leader del Labour britannico, Keir Starmer, ha chiesto ieri a Rebecca Long-Bailey, ministro ombra dell'Istruzione, di lasciare il suo incarico dopo che aveva condiviso un articolo che conteneva "una teoria del complotto antisemita". "Come leader - ha detto il portavoce di Starmer - Keir ha detto con chiarezza che restaurare il rapporto di fiducia con la comunità ebraica è una priorità numero uno. L'antisemitismo prende molte forme diverse ed è importante che siamo tutti vigili nel contrastarlo". La Long-Bailey aveva condiviso su Twitter un'intervista all'attrice Maxine Peake, descrivendola come un "diamante assoluto", in cui diceva che i poliziotti americani che hanno ucciso George Floyd hanno imparato le loro tattiche dai servizi segreti israeliani. La deputata laburista - che aveva corso per la leadership del Labour ed era la candidata prescelta dall'ex leader Jeremy Corbyn è stata subito rimproverata e si è difesa dicendo che un retweet non significa condividere ogni singola parola. Ha poi chiesto un colloquio chiarificatore con Starmer, ma lui aveva già preso e comunicato la decisione di licenziarla. I corbyniani hanno difeso la Long-Bailey facendo intendere che si tratta di un regolamento di conti tra fazioni avverse, mentre molti esponenti della comunità ebraica hanno ringraziato Starmer perla sua azione tempestiva. La questione dell'antisemitismo ha spaccato e tormentato il Labour fin dall'arrivo di Corbyn alla guida, nel 2015, e l'ex leader non l'ha mai affrontata con determinazione. L'articolo condiviso dalla Long-Bailey non è di certo comparabile con dichiarazioni antisemite che nel tempo esponenti laburisti hanno rilasciato e rivendicato (ricordate l'ex sindaco Ken Livingstone), ma l'obiettivo di Starmer, non da oggi, è di sanare la frattura che si è creata con il mondo ebraico e di spezzare il filo rosso ideologico che univa il corbynismo all'antisemitismo. "Cacciare via l'antisemitismo dal Labour" aveva detto Starmer in radio qualche settimana fa, e ieri la deputata laburista Margaret Hodge ha detto dopo il licenziamento: "Ecco com'è un vero cambiamento culturale".
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