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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Libero Rassegna Stampa
11.06.2020 Giù le mani da Churchill, l'Uomo che fermò Hitler
Lettera di Francesco Squillante

Testata: Libero
Data: 11 giugno 2020
Pagina: 17
Autore: Francesco Squillante
Titolo: «Giù le mani da Churchill, l'Uomo che fermò Hitler»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 11/06/2020, a pag. 17, con il titolo "Giù le mani da Churchill, l'Uomo che fermò Hitler", la lettera di Francesco Squillante.

Statue of Winston Churchill, Parliament Square - Wikipedia
La statua di Winston Churchill a Londra

In America e non solo con la scusa del condiviso e giustificato cordoglio per George Floyd si stanno perpetrando da parte dei gruppi estremisti di "antifa" veri e propri pogrom contro storiche figure simbolo della democrazia e della libertà, non solo dell'occidente, ma del mondo intero. Fra tutte queste azioni vergognose e violente la più grave e assurda è stato l'attacco e lo spregio alla Statua di Sir Winston Churchill, l'Uomo senza il quale Adolf Hitler avrebbe vinto la seconda guerra mondiale già nel 1940, insieme ai bolscevichi di Stalin all'epoca alleati e sodali del Dittatore tedesco e nazional socialista. Questo episodio orribile è in tutto e per tutto assimilabile alla devastazione delle statue buddhiste ad opera dei Talebani afghani. Tutto ciò è violenza pura e barbarie e la tragica fine di George Floyd è stata solo un pretesto per frange violente e con pulsioni terroristiche per uscire allo scoperto. Di fronte a tali ignobili eventi tutti si dovrebbero stringere attorno alle istituzioni che in America sono rappresentate al massimo livello dal Presidente eletto dal popolo con libere elezioni e non designato da piazze violente al limite della barbarie.

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