Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Gli arabi palestinesi minacciano violenze, ma OR scrive di generiche 'tensioni' La solita velina
Testata: L'Osservatore Romano Data: 06 giugno 2020 Pagina: 2 Autore: la redazione di OR Titolo: «Tensione in Medio oriente»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 06/06/2020, a pag. 2, la breve "Tensione in Medio oriente".
OR pubblica la solita velina in cui vengono nascoste dietro una parola anonima ("tensioni") le responsabilità arabe palestinesi. Niente di nuovo: in questo modo OR ripulisce l'immagine di estremisti e terroristi e rovescia tutte le responsabilità su Israele.
Ecco la breve:
Netanyahu illustra la situazione nella valle del Giordano
Tensione in Medio oriente. Il Primo ministro Netanyahu si prepara ad attuare le annunciate annessioni di parte dei Territori della Palestina, come prevederebbe anche il piano di pace del presidente Usa Donald Trump. Ieri un esponente palestinese ha lanciato un serio avvertimento: se ci saranno le annessioni, violenti disordini potrebbero interessare tutti i territori. «Nella zona si svilupperà un'ondata di violenza senza precedenti» ha ammonito Mahmoud al-Habbash, il consigliere del presidente Abu Mazen per gli Affari religiosi e islamici, aggiungendo che gli apparati di sicurezza palestinesi «non faranno da poliziotti per Israele». «Voi — ha aggiunto al-Habbash parlando a una radio israeliana — nemmeno vi immaginate la collera che serpeggia fra i palestinesi. Ogni casa, ogni giovane, ogni ragazza sono sul punto di esplodere. Con questa decisione Netanyahu spalanca le porte della violenza ed Israele — ha concluso — ne subirà le conseguenze». Come accennato, l'esercito israeliano e lo Shin Bet (i servizi interni) stanno approntando i preparativi in vista dei vari scenari che si potrebbero verificare sul campo con i palestinesi in relazione alla possibile annessione, che è stata annunciata per gli inizi di luglio e riguardare almeno il 30 per cento dei Territori palestinesi. Le operazioni — a cui è stato dato il nome di "Alba nelle montagne" — hanno come obiettivo la risposta alle varie ipotesi sul terreno: dagli attacchi dei cosiddetti "lupi solitari", ai disordini di massa, all'inizio di una terza Intifada o di una rivolta generalizzata in Palestina. Ma anche «l'ipotesi estrema — come è stata definita dai media — di un totale taglio dei legami con lo Stato palestinese e con la Giordania».
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