Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Iran nella morsa del virus, il regime mente sui numeri Cronaca di Chiara Clausi
Testata: Il Giornale Data: 18 marzo 2020 Pagina: 17 Autore: Chiara Clausi Titolo: «La tv di Stato: 'Si rischiano 3,5 milioni di vittime'»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 18/03/2020, a pag.17, con ll titolo "La tv di Stato: 'Si rischiano 3,5 milioni di vittime' " il commento di Chiara Clausi.
Beirut È il più terribile avvertimento dell'Iran sulla diffusione del coronavirus. «Milioni» di persone potrebbero morire se continuassero a ignorare i consigli per preservare la loro salute. La previsione è della giornalista della tv di Stato, e medico, Afruz Fslami. In trasmissione ha citato uno studio della prestigiosa Sharif University of Technology di. Teheran. «Se le persone cominciano a collaborare ora, l'Iran conterà 120mila contagi di coronavirus e 12mila morti prima della fine della pandemia; se la collaborazione sarà media, i casi saranno 300mila e i decessi 110mila; se la cittadinanza non seguirà le regole, il sistema sanitario collasserà». Ma non finisce qui la giornalista avverte: «Se le strutture mediche non saranno sufficienti, ci saranno 4 milioni di casi e moriranno 3,5 milioni di persone». Il fatto che a riportarlo sia la tv di. Stato strettamente controllata rappresenta un grande cambiamento per un Paese in cui la classe dirigente ha negato per giorni la gravità della crisi. Ieri. si sono registrati 135 nuovi decessi che hanno portato il bilancio complessivo del Paese a 988, nonostante siano state ridotte le celebrazioni perla festa del fuoco che precede il Capodanno iraniano. II coronavirus finora ha infettato circa 16.000 persone, e 1.178 nuovi casi sono stati confermati solo nelle ultime 24 ore. È intervenuto anche il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, che ha proibito i viaggi «non necessari». Ma lunedì notte folle inferocite si sono precipitate nei cortili del santuario Imam Reza di Mashhad e del santuario Fatima Masumeh di Qom. I credenti di solito pregano lì 24 ore al giorno, sette giorni su sette, toccando e baciando il santuario. Lunedì, la tv di stato aveva annunciato la chiusura dei santuari. Da lì la furia delle proteste. Le autorità religiose e un importante seminario di Qom hanno definito la manifestazione un «insulto» al santuario e hanno invitato i fedeli a fare affidamento su «saggezza e pazienza». I santuari iraniani attirano sciiti da tutto il Medioriente per i pellegrinaggi, contribuendo probabilmente alla diffusione del virus. In questi giorni le autorità hanno intensificato anche i controlli per scoraggiare gli iraniani che intendono viaggiare per raggiungere la famiglia in occasione della festività del Nowruz, il Capodanno persiano, il 21 marzo.
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