Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Sito neonazista, 24 condanne: 'Incitamento all'odio' Cronaca di Fulvio Fiano
Testata: Corriere della Sera Data: 11 febbraio 2020 Pagina: 8 Autore: Fulvio Fiano Titolo: «Sito neonazista, 24 condanne: 'Incitamento all'odio'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 11/02/2020, con il titolo "Sito neonazista, 24 condanne: 'Incitamento all'odio' " il commento di Fulvio Fiano.
Bandiere naziste e armi in uno dei covi di Stormfront
Dagli insulti alle diffamazioni, fino alle minacce e alla teorizzazione di «azioni» contro «negri» “ebreo”, «zingari», sfogliando le pagine di un manuale di ispirazione neonazista che guidava anche alla costruzione di ordigni. Gli utenti del forum «Stormfront», hanno sancito ieri nella sentenza dei giudici di primo grado, erano parte di una associazione a delinquere finalizzata all'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali ed etnici, mediante la diffusione di idee fondate sulla superiorità della razza bianca. In nome di questa, prendevano di mira chi, a loro dire, visi opponesse: membri della Comunità ebraica, scrittori come Roberto Saviano, giornalisti, giudici, e politici come l'ex sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, e l'ex ministro per l'accoglienza Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant'Egidio, accusati di favorire «l'invasione» di immigrati. In 24 sono stati condannati a oltre 39 anni di carcere totali (la procura ne aveva chiesti quasi 50). Vengono da tutt’Italia e hanno fra 130 e i 50 anni. I quattro promotori del sito, attivo fino al 2012, sono stati già giudicati colpevoli in Cassazione. Al di là delle singole posizioni, come sottolinea anche la Polizia postale,«è la prima vera condanna per la diffusione dell'odio razziale attraverso la rete».La condanna più alta, tre anni e dieci mesi, è stata inflitta a Maurizio Prato, torinese oggi 30enne, interdetto per cinque anni dai pubblici uffici come pena aggiuntiva assieme ad altri quattro imputati. Le perquisizioni effettuate all'epoca avevano portato al sequestro di libri, bandiere, manifesti con la svastica e simboli nazisti, ma anche coltelli ed altre armi.
Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 0262821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante