Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
LUCA PULEO con le prefazioni di Piero Ostellino e Angelo Pezzana
"Israele - Palestina. Storia, Giudizi e Pregiudizi"
Album visivo del conflitto arabo-israeliano
Proedi Editore - € 10
Un’informazione corretta contro i pregiudizi.
All’inizio del 2002 Israele viveva da mesi in uno stato di angoscia per la campagna terroristica condotta dai palestinesi con la devastante modalità dei martiri (shahid) suicidi. Paradossalmente, la posizione di Israele presso le opinioni pubbliche dell’Occidente toccava il suo punto più basso proprio allora. I ten-tativi di rispondere all’offesa terroristica con proporzione, senza mai impiegare appieno la forza a disposizione e senza abdicare ai principi ispiratori dello Stato ebraico in materia di diritti dell’uomo, erano comunque visti nel mondo come brutale oppressione.
Solo pochi mesi prima l’allora premier israeliano Ehud Barak, nel meeting di Camp David, aveva formulato un piano di pace senza precedenti per concessioni alla controparte palestinese. La sdegnata risposta del presidente dell’Autorità Palestinese Yasser Arafat aveva dato il via alla rivolta e al terrorismo.
In Italia i massmedia avevano in maggioranza abbracciato senza riserve la posizione palestinese. L’opinione pubblica riteneva, semplificando il problema, che il bene e il male fossero nettamente divisi e che lo Stato di Israele rappresentasse la parte in torto nel conflitto.
In questo clima una voce si alzò dalla prima pagina del principale quotidiano italiano. Piero Ostellino scrisse, e Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, pubblicò, un editoriale nel quale si offrivano le corrette dimensioni del problema. Le reazioni furono duplici: da un lato si scatenarono in molti contro Ostellino, dall’altro gli amici di Israele sentirono di non essere più soli e prese il via l'iniziativa di Massimo Teodori, sposata subito da Giuliano Ferrara e da tanti altri, per una grande manifestazione di solidarietà con Israele. Il 15 aprile 2002 le strade di Roma si riempirono di bandiere con la stella di Davide. Migliaia di italiani di ogni età colsero questa opportunità per dimostrare solidarietà a Israele.
Nelle pagine che seguono Piero Ostellino ha voluto ribadire il suo pensiero di allora come prefazione a questa opera sul conflitto mediorientale.
L’interessante riflessione di Angelo Pezzana sul sionismo introduce al futuro del movimento di autodeterminazione del popolo ebraico.
Per questi interventi ringrazio il Corriere della Sera e Libero e, naturalmente, i due autori che hanno voluto partecipare con il loro contributo di idee alla nostra impresa editoriale.
Questo libro e la mostra che ne deriva sono scritti da giovani studiosi non ebrei. Con gratitudine mi rivolgo a queste persone straordinarie che vanno con tanta determinazione controcorrente sfidando pregiudizi e luoghi comuni pur di affermare le loro idee.
Ringrazio in particolare tutti i membri delle Associazioni di Amicizia Italia-Israele per la loro quotidiana attività informativa che speriamo sia ben riflessa in questo volume.