Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Intolleranza negli stadi: una proposta Per combattere antisemitismo e razzismo
Testata: Il Giornale Data: 21 novembre 2019 Pagina: 11 Autore: la redazione del Giornale Titolo: «Proposta di Lega e Fi: sì al reato di ingiuria per odio razziale»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 21/11/2019, a pag.11, la breve "Proposta di Lega e Fi: sì al reato di ingiuria per odio razziale".
Senza una legge che definisca l'antisemitismo 'reato' questa e altre iniziative simili non modificheranno nulla di quanto avviene negli stadi e altrove.
Un esempio di antisemitismo negli stadi italiani
Forza Italia e Lega uniscono le forze contro il razzismo e l'intolleranza negli stadi. Dopo il caso Balotelli e le polemiche sulla Commissione Segre, Marco Marin, deputato di Forza Italia con una storia sportiva di altissimo livello alle spalle (è stato campione olimpionico di scherma), ha depositato una proposta di legge che prevede l'introduzione nel codice penale del reato di ingiuria per odio razziale. La sua iniziativa è stata condivisa ai massimi livelli visto che i firmatari sono Mariastella Gelmini, l'ex sottosegretario alla presidenza, Giancarlo Giorgetti, il capogruppo della Lega Riccardo Molinari e Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti. La proposta punta a introdurre un nuovo reato che punisca con la reclusione da 6 mesi a 3 anni chiunque, in occasione di una manifestazione sportiva, offenda l'onore o il decoro di un partecipante alla competizione con espressioni di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso. Il tutto accompagnato dal divieto di accesso agli stadi da 7 a 10 anni. L'obiettivo è combattere «un'idea tribale e feroce di popoli che rivendicano la propria superiorità su altri popoli, ridicolizzandoli e additandoli al disprezzo pubblico».
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