Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Ecco i crimini dei terroristi di Hamas, Israele prepara la difesa Una breve equilibrata su OR
Testata: L'Osservatore Romano Data: 05 novembre 2019 Pagina: 2 Autore: la redazione di OR Titolo: «Israele avverte Hamas»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 05/11/2019, a pag. 2, il pezzo "Israele avverte Hamas".
Un articolo breve ma equilibrato: capita ogni tanto anche su OR, che di solito ha invece posizioni a prescindere contro Israele.
Ecco l'articolo:
Terroristi di Hamas a Gaza
Il nutrito lancio di razzi di venerdì scorsa da Gaza verso Israele avrà conseguenze. Lo ha dichiarato ieri il primo ministro uscente, Benyamin Netanyahu, durante una seduta straordinaria del Consiglio di difesa del Governo per fare il punto della situazione. «Hamas è responsabile di ogni attacco che proviene da Gaza», ha affermato. «Noi continueremo ad agire» ha aggiunto, riferendosi anche ai raid in risposta condotti sabato dalla aviazione israeliana. Per quattro ore i ministri hanno discusso su come fronteggiare la minaccia dei razzi palestinesi che colpiscono il Neghev occidentale, a ridosso della Striscia. Sui giornali israeliani è stata messa in evidenza la fotografia di una bambina della zona, inchiodata dalla paura sul pavimento della sua stanza, mentre nella sua casa risuonavano le sirene di allarme. Al termine della consultazione del Consiglio di difesa il ministro dell'Energia, Yuval Steinitz, ha detto alla radio militare: «Al momento pare che prima dovremo lanciare una vasta operazione militare e solo dopo cercare un'intesa. Se non ci fosse scelta e volessimo abbattere il regime di Hamas, dovremmo effettuare un'operazione terrestre». Le parole di Netanyahu sono subito rimbalzate a Gaza. Le ali militari di Hamas (30.000 uomini) e della Jihad islamica (10-15.000, secondo stime della stampa) ritengono di avere una notevole forza di deterrente. Ieri mattina, a Gaza, nella centrale via al-Wahda, miliziani della Jihad dal volto coperto hanno improvvisato una conferenza stampa per ribadire di non temere le minacce di Israele. Per oggi è atteso a Gaza l'emissario delle Nazioni Unite, Nickolay Mladenov.
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