Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Su OR una breve equilibrata che descrive i crimini di Hamas E' Hamas il responsabile della miseria della popolazione
Testata: L'Osservatore Romano Data: 25 ottobre 2019 Pagina: 3 Autore: la redazione di OR Titolo: «Rischio alimentare per la popolazione di Gaza»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 25/10/2019, a pag. 3, il pezzo "Rischio alimentare per la popolazione di Gaza".
Un articolo breve ma equilibrato: capita ogni tanto anche su OR, che di solito ha invece posizioni a prescindere contro Israele.Le notizie di oggi l'OR è l'unico a pubblicarle.
Ecco l'articolo:
Terroristi di Hamas terrorizzano Gaza
II ministero dello Sviluppo sociale nella Striscia di Gaza ha dichiarato che i tassi di povertà e disoccupazione a Gaza hanno raggiunto quasi il 75 per cento nel 2019 e che il 70 per cento della popolazione soffre di insicurezza alimentare. Contro il degrado della situazione economica, la cui responsabilità viene attribuita ad Hamas, sono state indette manifestazioni di protesta. Nel timore che le proteste possano degenerare in scontri, in nottata — riferiscono alcune fonti locali — sono stati compiuti arresti preventivi di decine di attivisti politici, fra i quali alcuni membri di al Fatah. Organizzazioni non governative impegnate nella difesa dei diritti civili hanno lanciato appelli ad Hamas affinché rispetti la libertà di espressione della popolazione e non usi la forza. Intanto, un Tribunale dell'Autorità palestinese ha ordinato la chiusura di 49 tra pagine social e siti in quanto non registrati o che pubblicano materiale che «minaccia la sicurezza nazionale». Lo riferiscono i media, precisando che la decisione ha sollevato le proteste della Federazione dei giornalisti palestinesi e di altre organizzazioni.
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