Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Anna Bikont - Il crimine e il silenzio. Jedwabne 1941. Un massacro in cerca di verità - 24/10/2019
«C'è molta lentezza in Il crimine e il silenzio , la magistrale indagine di Anna Bikont dedicata a un massacro di ebrei avvenuto nel luglio 1941 nella cittadina di Jedwabne, nel nord est della Polonia. La lentezza è in parte dell'autore: sono i passi inevitabilmente lenti verso una verità quanto piú possibile inconfutabile a tanta distanza dall'evento; in parte è legata alla stessa lettura: il testo è denso di nomi – alcuni apparentemente simili ma legati a individui dai destini diametralmente opposti –, luoghi e dettagli da ricordare, e archi temporali che si sovrappongono. Ma c'è anche una lentezza imposta dall'orrore del tema trattato… Chi si avvicina al libro partendo da una distanza storica e geografica sarà obbligato a procedere lentamente. Non si tratta solo di assorbire gli accessi individuali di selvaggia crudeltà. È una questione piú ampia, che riguarda la nostra capacità di assimilare in tutta la loro portata le disumanità perpetrate dall'uomo sull'uomo e di riflettere sulle loro cause» Il 10 luglio 1941, a Jedwabne, un paese di circa tremila abitanti nel nord est della Polonia, una folla di cattolici uccise la maggior parte dei loro vicini di casa ebrei. Il numero delle vittime varia a seconda delle stime: da trecentoquaranta a milleseicento. Qualunque sia la cifra corretta, pochissimi ebrei sopravvissero. Utilizzando asce, bastoni e coltelli, la folla assassinò in piazza circa quaranta uomini. I restanti ebrei – uomini, donne e bambini, molti dei quali neonati – furono ammassati in un fienile nella periferia della città. Poi, mentre la folla osservava con scherno le future vittime, vennero sbarrate le porte e l'edificio fu dato alle fiamme. Morirono tutti. Le case degli ebrei furono saccheggiate. La giornalista polacca Anna Bikont ha ricostruito nei dettagli questo crimine, dando al tempo stesso conto del tentativo da parte delle famiglie dei discendenti degli assassini, dei politici di destra, degli storici, dei giornalisti e dei sacerdoti cattolici di nascondere nei decenni l'accaduto, deviando la colpa sui nazisti o perfino sulle stesse vittime. Un crimine doppiamente efferato ricostruito attraverso le voci dei protagonisti.