Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Siria: ecco i crimini di Assad e dei suoi alleati Russia e Iran Commento di Lorenzo Cremonesi
Testata: Corriere della Sera Data: 22 agosto 2019 Pagina: 28 Autore: Lorenzo Cremonesi Titolo: «Le voci inascoltate che arrivano dalla Siria di Assad»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 22/08/2019, a pag.28 con il titolo "Le voci inascoltate che arrivano dalla Siria di Assad" il commento di Lorenzo Cremonesi.
Lorenzo Cremonesi
Peshmerga kurdi
C’è poco di nuovo nelle dinamiche della terrificante operazione lanciata dalla dittatura siriana contro l’ultima enclave delle forze ribelli nella regione di Idlib. Lo si ripete da almeno cinque anni: senza l’aiuto militare russo e iraniano Assad sarebbe caduto da un pezzo. Ma, proprio grazie a tali alleati, i suoi soldati possono da tempo colpire impuniti, torturare gli oppositori, farli sparire, lanciare agenti chimici, bombardare ospedali, cliniche, campi profughi, terrorizzare col fine dichiarato di stroncare qualsiasi spirito di rivolta. Noi europei siamo distratti. Nessuno crede più all’anelito di libertà e rinnovamento democratico che, soprattutto in Siria, aveva improntato lo scoppio della «primavera araba» locale nel 2011. Siamo in tanti a pensare che comunque, di fronte all’estremismo islamico cresciuto nei Paesi destabilizzati dalle rivolte, un dittatore sia il rimedio giusto «per rimettere le cose a posto». Eppure, le cronache che arrivano in queste ore da Idlib e dintorni sottolineano che una grande parte dei civili siriani, nonostante tutto, non vuole la restaurazione del regime. Da Damasco giungono voci di migliaia di desaparecidos tra coloro che si sono arresi. Oltre tre milioni di civili sfollati a Idlib paventano l’irruzione imminente delle truppe lealiste assieme ai soldati russi e le milizie sciite. Quasi 70.000 sono adesso in fuga. Anche i quasi quattro milioni di profughi siriani in Turchia resistono agli ufficiali di Erdogan, che li spingono a tornare a casa. Il presidente turco vorrebbe espellere l’oltre mezzo milione di residenti a Istanbul, che sarebbero tra le ragioni della sua sconfitta alle municipali di giugno. «I terroristi sono figli delle dittature», nota l’intellettuale algerino Kamel Daoud. Almeno per questo motivo dovremmo preoccuparci per gli sviluppi dello scenario siriano.
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