Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Israele, emerge dalle sabbie l'antica 'Città di Golia' Una scoperta archeologica di grande importanza
Testata: La Stampa Data: 01 agosto 2019 Pagina: 23 Autore: la redazione della Stampa Titolo: «Torna alla luce in Israele la città di Golia»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 01/08/2019, a pag.23 la breve "Torna alla luce in Israele la città di Golia".
Gli scavi nella "Città di Golia"
Tremila anni dopo l'epica sfida col pastore israelita Davide, la città del gigante filisteo Golia, Gat, torna alla luce. Una squadra di archeologi guidati dal professor Aren Maeir dell'Università Bar Ilan di Tel Aviv ha riportato alla luce a Tel Zafit (fra Gerusalemme e Ashqelon) i resti di una località abitata per cinquemila anni consecutivi, dall'era del bronzo in poi. Insieme a Gaza, Ashkelon, Ashdod ed Ekron, Gat fu una delle cinque città filistee fino alla sua caduta intorno all'830 a.C. per mano del re arameo Hazael. Gli archeologi sapevano da decenni che Tel Zafit conteneva le rovine del luogo di nascita di Golia, ma la recente scoperta sotto un sito preesistente rivela che la sua città natale era un luogo di imponenza architettonica ancora maggiore della Gat di un secolo dopo. Secondo Aren Maeir - come riferisce il «Jerusalem Post» -, i reperti offrono una possibile spiegazione del resoconto biblico che parla di giganti come Golia, a cui non corrispondono evidenze archeologiche. «Non vi sono scheletri di persone più alte dei cestisti della Nba - precisa Maeir -, ma il mito riportato nella Bibbia potrebbe rispecchiare il modo in cui una società ha espresso allegoricamente i successi dei suoi antenati, interpretati alla luce delle imponenti strutture che si erano lasciati alle spalle».
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