Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Gentilissima Signora Fait, la cosa più grave del caso dell’ambasciatore britannico a Washington è che i giudizi negativi sul presidente degli Stati Uniti sono stati espressi in comunicazioni riservate dirette al Governo o al Ministero degli esteri britannico (“diplomatic cables”), finite ancora non si sa come sulla stampa. Da che esiste la diplomazia, gli ambasciatori scrivono al proprio Governo cose che mai potrebbero dire pubblicamente sul conto dello Stato in cui operano e delle relative pubbliche autorità: relazioni coperte dal più rigoroso segreto, che solo gli storici di epoche successive possono, a volte, ritrovare negli archivi. Perciò, il primo interrogativo, per il Governo britannico, è quale sia lo stato del suo servizio diplomatico, a cominciare dalla capacità di evitare fughe di notizie dalle sue ambasciate e la divulgazione di ciò che solo il Governo stesso dovrebbe leggere.
Con i più cordiali saluti, Annalisa Ferramosca
Gentile Annalisa,
Quando accadono queste cose mi chiedo se siano dovute a mancanza di professionalità, a semplice stupidità oppure se si tratta di gaffes volute per creare imbarazzo. La fuga di notizie è un problema che si verifica troppo spesso per pensare si tratti di semplice ingenuità o incapacità. Le parole dell'ormai ex ambasciatore a Washington dimostrano chiaramente che il signor Darroch dovrebbe cambiare professione, la diplomazia non è fatta per lui e certamente non era adatto a svolgere il suo servizio nella capitale USA. Forse sarebbe stato meglio se lo avessero mandato a rappresentare l'Inghilterra in qualche sperduta comunità dove non avrebbe potuto creare problemi diplomatici e fare troppi danni.