mercoledi` 14 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
11.06.2019 Francia: minacciata la madre araba musulmana di uno dei militari assassinati da Mohammed Merah a Tolosa
Ecco chi parteggia per i terroristi islamici

Testata: Il Foglio
Data: 11 giugno 2019
Pagina: 3
Autore: la redazione del Foglio
Titolo: «Una madre coraggio in Francia»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 11/06/2019, a pag. 3 l'editoriale "Una madre coraggio in Francia".

Immagine correlata
Il terrorista Mohammed Merah

"Viva Merah”, “Toccherà presto anche a te sporca ebrea”. Quando Latifa Ibn Ziaten si è svegliata, ieri mattina, ha trovato i muri della sua casa di Sotteville-lès-Rouen, in Normandia, imbrattati di scritte antisemite e minacce di morte. “Ancora una volta, sono stata presa di mira. Ho sporto denuncia. Spero che i colpevoli vengano individuati e puniti per il loro atto odioso”, ha twittato la madre di Imad Ibn Ziaten, la prima vittima della strage jihadista perpetrata nel 2012 da Mohammed Merah, il killer della scuola ebraica di Tolosa.

 

Immagine correlata
Latifa Ibn Ziaten con la foto del figlio assassinato da Merah

Suo figlio era un militare di origini marocchine appartenente al reggimento paracadutisti di Francazal, ucciso da Merah l’11 marzo di sette anni fa con un proiettile in testa. In reazione a quel dramma, Latifa aveva deciso di creare un’associazione, Imad pour la jeunesse et la paix, per ricordarlo ma anche per aiutare i giovani dei quartieri difficili. “La mia cliente non si sente al sicuro, è sconvolta e sotto choc. È il ritorno dell’odio in Francia”, ha dichiarato l’avvocato della donna, Samia Maktouf. Non è la prima volta che Latifa subisce delle minacce. Nel 2018, prima di uccidere il colonnello Arnaud Beltrame a Trèbes, l’islamista Redouane Lakdim le aveva già indirizzato alcuni messaggi minatori. Ma perché proprio lei? Perché è la madre coraggio delle banlieue francesi, il simbolo di quei valori di tolleranza e di dialogo interreligioso che gli estremisti detestano. Da quando ha perso suo figlio, ha sempre risposto con gesti d’amore, militando per la laicità e per sottrarre i giovani fragili dai cattivi maestri del radicalismo islamico. Le scritte antisemite e le minacce sono gesti di intimidazione che il governo francese non può sottovalutare, anche alla luce degli ultimi dati sull’esplosione dell’antisemitismo: più 74 per cento nel 2018.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/ 5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT