Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Pochi giorni fa un eccellente editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera ha ammonito a non restare chiusi nello scenario provinciale della politica nostrana e a guardare ai drammatici appuntamenti che ci attendono nel contesto internazionale. L’elezione di un estremista a presidente dell’Iran – ricordava Panebianco – prefigurano problemi gravissimi legati sia alla questione nucleare che a una recrudescenza del terrorismo. Non si è dovuto attendere molto, ed ecco l’attacco terroristico a Londra che ci riporta al clima delle Twin Towers e dell’attentato di Madrid.
In un altro articolo su Il Foglio, Emanuele Ottolenghi analizzava le profonde differenze di analisi sulla questione mediorientale che rischiano di allontanare sempre di più l’Europa dagli Stati Uniti. Ne abbiamo avuto vari segnali nello scenario nazionale, in cui è emersa una rinnovata tendenza ad allinearsi su posizioni tipiche dell’asse franco-tedesco. Se persino una voce attenta e critica della sinistra italiana, ovvero Il Riformista, si è abbandonato alla solita analisi sgangherata e “buonista” secondo cui per far star buono il presidente iraniano e farlo diventare moderato è meglio dargli la bomba atomica, c’è poco da stare allegri. Per non parlare poi di uscite dell’altro mondo, come quella di Giovanni Galloni, secondo cui, nelle carte di Aldo Moro ci sarebbero state indicazioni circa la presenza di infiltrati americani e (manco a dirlo) israeliani nelle Brigate Rosse. “Rivelazioni” puntualmente prese sul serio da Luciano Violante e dal capogruppo di Rifondazione comunista al Senato. Insomma, ricomincia la solita deriva terzomondista centrata su una solida antipatia per USA e Israele.
Ma ora c’è questo nuovo terribile attacco terroristico, che è un attacco all’Europa attraverso Londra. È difficile per gli europei continentali fare i pesci in barile come se la cosa non li riguardasse. Le loro scelte politiche non potranno non tener conto del modo in cui risponderà la Gran Bretagna a una simile sfida. Tuttavia, c’èda osservare che terroristi e dittatori sono spesso assai cretini. È proprio sicuro che con Londra abbiano fatto la scelta giusta? Anche Hitler ci si ruppe la faccia. Ed è da vedere se pure stavolta il calcolo non sia stato troppo presuntuoso.