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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
09.05.2019 Se la giustizia tedesca assolve il criminale nazista
Commento di Tonia Mastrobuoni

Testata: La Repubblica
Data: 09 maggio 2019
Pagina: 14
Autore: Tonia Mastrobuoni
Titolo: «Assolto il boia tedesco che in Cile guidava una setta nazista»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 09/05/2019, a pag.14 con il titolo "Assolto il boia tedesco che in Cile guidava una setta nazista", il commento di Tonia Mastrobuoni.

La sentenza è scandalosa, uno dei punti più bassi raggiunti dalla giustizia tedesca dopo la Seconda guerra mondiale. L'assoluzione del criminale nazista è inquietante.

Ecco l'articolo:

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Tonia Mastrobuoni

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Hartmut Hopp

Hartmut Hopp è un uomo libero. Secondo la giustizia tedesca il boia di Colonia Dignidad, il numero due della setta tedesca in Cile dove per decenni furono torturati e uccisi innumerevoli oppositori del regime di Pinochet, non è condannabile. Il tribunale di Krefeld è convinto che «non ci siano abbastanza prove» per giudicare il notorio ‘ministro degli Esteri’ della setta di pedofili che a partire dal 1961 fu teatro di crimini orribili. Un inferno noto alla cronache sin dagli anni ‘60 per il sistematico abuso e stupro di centinaia di bambini. E per le botte, gli elettroshock e le pesantissime cure a base di psicofarmaci cui erano sottoposti gli adepti, o meglio, i prigionieri trattenuti nella colonia. Sui suoi terreni, peraltro, Hopp e i suoi consentirono alla dittatura di condurre esperimenti per armi chimiche, batteriologiche e biologiche. Raggiunto al telefono, Andreas Schüller, uno degli avvocati dello studio legale Ecchr che nel 2011 ha intentato la causa contro Hopp, spiega a Repubblica di essere «scandalizzato per una sentenza che dimostra che Colonia Dignidad resta un capitolo buio nella storia della Germania. La nostra fiducia nel sistema giudiziario ne esce molto scossa». 

Hartmut Hopp è un uomo libero. Secondo la giustizia tedesca il boia di Colonia Dignidad, il numero due della setta tedesca in Cile dove per decenni furono torturati e uccisi innumerevoli oppositori del regime di Pinochet, non è condannabile. Il tribunale di Krefeld è convinto che «non ci siano abbastanza prove» per giudicare il notorio ‘ministro degli Esteri’ della setta di pedofili che a partire dal 1961 fu teatro di crimini orribili. Un inferno noto alla cronache sin dagli anni ‘60 per il sistematico abuso e stupro di centinaia di bambini. E per le botte, gli elettroshock e le pesantissime cure a base di psicofarmaci cui erano sottoposti gli adepti, o meglio, i prigionieri trattenuti nella colonia. Sui suoi terreni, peraltro, Hopp e i suoi consentirono alla dittatura di condurre esperimenti per armi chimiche, batteriologiche e biologiche. Raggiunto al telefono, Andreas Schüller, uno degli avvocati dello studio legale Ecchr che nel 2011 ha intentato la causa contro Hopp, spiega a Repubblica di essere «scandalizzato per una sentenza che dimostra che Colonia Dignidad resta un capitolo buio nella storia della Germania. La nostra fiducia nel sistema giudiziario ne esce molto scossa». 

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