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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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La Repubblica Rassegna Stampa
29.04.2019 Su Repubblica un commento degno del Manifesto
Firmato da Francesca Caferri

Testata: La Repubblica
Data: 29 aprile 2019
Pagina: 12
Autore: Francesca Caferri
Titolo: «La fuga inutile di Osama bendato e ammanettato»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 29/04/2019, a pag.12 con il titolo "La fuga inutile di Osama bendato e ammanettato", il commento di Francesca Caferri.

Francesca Caferri continua a disinformare su Israele con un breve commento che avrebbe potuto pubblicare il Manifesto. Caferri riprende la notizia da Gideon Levy, definito "una delle firme più prestigiose di Haaretz" e non si dà pena di confrontare la versione di Levy, costantemente ostile a Israele, con altri giornalisti. Caferri, la Michele Giorgio di Repubblica.

Ecco il pezzo:

Immagine correlataImmagine correlata
Francesca Caferri, Gideon Levy

L’immagine di un adolescente palestinese che, bendato e ammanettato, cerca di sfuggire all’arresto dell’esercito israeliano diventa un simbolo per quella parte di Israele che si oppone all’occupazione dei Territori palestinesi. A denunciare la vicenda di Osama Hajajeh, 15 anni, sono l’organizzazione pacifista israeliana B’Tselem e il quotidiano Haaretz per mano di una delle sue firme più prestigiose, Gideon Levy. Levy e i suoi colleghi raccontano che il ragazzo è stato arrestato giovedì nel villaggio di Tuqu, in Cisgiordania, da un commando israeliano che temeva proteste dopo un funerale. Osama, bendato e ammanettato, ha tentato la fuga: e i 4 soldati che lo circondavano gli hanno sparato due colpi alle gambe. Solo dopo molte insistenze il ragazzo sarebbe stato evacuato, evitando la morte per dissanguamento.

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