Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Brigata Ebraica: chi la fischia commette un crimine e un errore Buono il titolo, per niente la risposta di Aldo Cazzullo: paura di scrivere la verità?
Testata: Corriere della Sera Data: 28 aprile 2019 Pagina: 23 Autore: Aldo Cazzullo Titolo: «Brigata Ebraica: chi la fischia commette un crimine e un errore»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 28/04/2019 a pag.23, con il titolo "Brigata Ebraica: chi la fischia commette un crimine e un errore" la risposta di Aldo Cazzullo a un odiatore di Israele.
Antifasciti o neonazisti?
A una lunga lettera di un odiatore di Israele, Aldo Cazzullo risponde nella sua rubrica con 4 parole che non spiegano perchè il fanatico lettore, con quanto scrive, commette un crimine e un errore. Cazzullo è sempre stato un giornalista coraggioso, che gli sta succedendo? Paura? Quelle poche righe che non spiegano nulla danno adito a qualsiasi interpretazione. Reato professionale di omissione
Aldo Cazzullo
Caro Aldo, sono a Roma nel corteo della Festa della Liberazione. Vicino a me, in un gruppo dell'Anpi, riconosco un amico, e chiedo notizie sulla separazione della Brigata Ebraica. «Per me — dico — è una ferita, visto che anche gli italiani ebrei hanno combattuto e sono morti come gli altri e quindi devono essere ricordati come gli altri». «La faccenda — mi risponde — si è incasinata con l'oppressione sempre più spinta dei palestinesi da parte degli israeliani. Abbiamo detto loro di tornare nel corteo, ma senza bandiere israeliane; però si sono rifiutati, perché la bandiera con la stella di David era il simbolo della loro tragedia, che continua tuttora con l'accerchiamento di Israele da parte degli Stati arabi». Insisto per capire se c'è stata buona volontà nel trovare un compromesso; ma interviene un uomo che aveva sentito la conversazione. «Per il momento è bene che se ne stiano per conto loro, se vogliono venire con le bandiere d'Israele, simbolo di uno Stato che ruba la terra ai palestinesi e li mura vivi. Non si può festeggiare la liberazione qui e sostenere l'occupazione là». Smettiamo di parlare. Il corteo è lunghissimo, ci sono tanti giovani e sono contento. Ma sento un peso dentro.
Massimo Marnetto
Caro Massimo, la mia opinione è che alla stella di Davide non si possa rinunciare, per nessun motivo. Chi fischia la Brigata Ebraica commette politicamente sia un crimine sia un errore.
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