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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il Foglio Rassegna Stampa
23.02.2019 Pianeta promesso? una licenza poetica
Commento di Maurizio Crippa

Testata: Il Foglio
Data: 23 febbraio 2019
Pagina: 1
Autore: Maurizio Crippa
Titolo: «Lo spazio di Israele»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 23/02/2019, a pag.1 il commento di Maurizio Crippa dal titolo "Lo spazio di Israele"

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Maurizio Crippa

Questa storia potrebbe raccontarvela molto meglio la nostra astroreporter @giuliapompili (a cui ovviamente la devo), con quella sua magnifica ossessione che lo spazio sia una metafora luminosa di chi siamo e di quel che cerchiamo, qui sul pianeta Terra. Ma accontentatevi del riassunto, perché è bella. E' la storia del lander israeliano Bereshit, che vuol dire Genesi, che brivido di nome, che se n'è partito sul razzo SpaceX Falcon 9 verso la luna (esplorazione spaziale privata). Ma non è soltanto il solito viaggio in cerca di foto e dati, quello intrapreso da questo marchingegno tecnologico, sono sempre un po' buffi a vederli, che ha la bandiera con la stella di David sopra. C'è una volontà di andare, portandosi dietro chi si è, che è dentro a tutto un popolo che ha la memoria lunga e gli occhi che sognano lontano. Dentro "Genesi" c'è infatti una "macchina del tempo" (ci crediate o no) digitale, con 50 milioni di pagine di dati, l'intera Bibbia, un memoriale dei sopravvissuti della Shoah, l'inno e la bandiera e la dichiarazione di indipendenza israeliana. Andrà nel Mare della tranquillità, non alla minacciosa scoperta della dark side of the moon come fanno i cinesi. E chissà se troverà una Terra Promessa di scorta, come cercano di fare in Alaska nel Sindacato dei poliziotti yiddish di Michael Chabon, perché non si sa mai. Ma adesso che a molti qui, sul nostro pianeta senza fantasia, sta montando la voglia insana di scacciarli ancora, l'orgoglio di cercare il Pianeta Promesso nello spazio è ancora più bello.

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