Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Per approfondire la storia di Israele e dell'antisemitismo Paolo Salom recensisce Roberto Finzi
Testata: Corriere della Sera Data: 15 febbraio 2019 Pagina: 41 Autore: Paolo Salom Titolo: «Le radici dell’odio: genesi e storia dell’antisemitismo»
Riprendiamo oggi, 15/02/2019, dal CORRIERE della SERA, a pag. 41, con il titolo "Le radici dell’odio: genesi e storia dell’antisemitismo", la recensione di Paolo Salom al libro di Roberto Finzi "Breve storia della questione antisemita".
Paolo Salom
La copertina (Bompiani ed.)
Citando Jean-Paul Sartre, lo storico Roberto Finzi, nel suo Breve storia della questione antisemita (Bompiani, pagine 240, e 12), scrive che «l’esperienza non fa sorgere la nozione d’ebreo, al contrario è questa che chiarisce l’esperienza; se l’ebreo non esistesse, l’antisemita lo inventerebbe». Parole che da sole inquadrano un fenomeno, l’antisemitismo appunto, tutt’altro che teorico ma, al contrario, parte concreta della cultura occidentale — e arabo-islamica — da circa due millenni. Gli effetti di questo atteggiamento pregiudiziale sono in parte noti: la Shoah, massacro industriale di cinque milioni di ebrei capace di cancellarne la presenza in gran parte dell’Europa centro-orientale; in parte meno: le stragi periodiche in Europa prima, durante e dopo il Medioevo alimentate da accuse di omicidio rituale o semplicemente portate a compimento (per esempio dall’esercito di crociati in marcia verso la Terrasanta) per «ripulire» la cristianità dagli «infedeli». Nel saggio, rielaborato e aggiornato dall’autore rispetto a un suo precedente lavoro uscito nel 1997, Finzi prova a rispondere a una domanda che aleggia con pervicacia in Occidente: perché esiste l’antisemitismo? E, in subordine, al quesito che persino alcuni ebrei hanno fatto proprio: dipende forse, almeno in parte, da qualcosa che gli ebrei stessi hanno fatto? La citazione di Sartre aiuta a dare sollievo per quanto riguarda la seconda questione: l’odio contro gli israeliti è sganciato dai loro atti e, spesso, persiste anche in loro assenza. Per quanto riguarda la prima, fondamentale domanda, la risposta è un excursus attraverso le tappe fondamentali della problematica convivenza tra ebrei e cristiani in Occidente, con esempi pertinenti all’universo arabo-islamico.
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