Vincenzo Nigro

Benjamin Netanyahu

In Israele la campagna elettorale per le elezioni del 9 aprile inizia a decollare. E per provare ad aggirare quella parte della stampa con cui da mesi ha un rapporto pessimo, ieri sera il premier Benjamin Netanyahu è diventato anche impresario televisivo di se stesso. Il suo partito, il Likud, ha lanciato una "web tv", una televisione che manderà in rete ogni giorno su Facebook le verità del premier uscente. A Tel Aviv, nel quartier generale del partito in King George Street, Netanyahu ha fatto costruire uno studio televisivo e ha arruolato la star tv Eliraz Sadeh, ex concorrente in un reality televisivo. Nel primo video messo in rete Sadeh fa a Bibi un annuncio programmatico: «Una cosa posso prometterti, qui ci saranno solo buone notizie». Come dire che sarà una tv creata solo per parlare bene del premier e della sua azione di governo. In questa campagna elettorale che potrebbe portarlo a un quinto mandato, Netanyahu è nel mirino dei media non solo per il lungo periodo trascorso al potere, ma soprattutto perché il leader è sotto inchiesta da mesi in 6 potenziali casi di corruzione. Presto il procuratore generale di Israele Avichai Mandelblit potrebbe annunciare l’incriminazione per il "caso 4000", un’inchiesta sui rapporti del premier con un gigante delle telecomunicazioni. E contro i giudici, contro la polizia e la stampa "di sinistra" Netanyahu vuole prepararsi a lanciare la sua versione.