Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Gentile Signora Fait, se mi è permesso tornare sulla querelle di Israele/Terra Santa, vorrei aggiungere una considerazione perfino banale. Terra Santa, nella accezione cristiana del termine, ha un ovvio significato spirituale e nessun riferimento all'attuale situazione politica. Senza dimenticare il fatto che, secondo il diritto internazionale, Giudea e Samaria, a pieno titolo rientranti nel concetto di "Terra Santa", non sono (almeno al momento) ascrivibili allo stato di Israele come entità territoriale. A meno che, forzando i vari trattati internazionali, Israele non intenda già per definitivamente acquisito quanto al momento è ancora al centro di trattative in vista di uno (sempre più improbabile) stato di Palestina.
Alessandro Bortolami
Gentile Signor Alessandro, Quello che io non capisco è il motivo per cui sia così difficile dire, scrivere, pensare il nome legittimo di Israele. Come lei dice giustamente Terra Santa ha un significato squisitamente spirituale quindi da non usare nel linguaggio politico senza incorrere nelle giuste proteste di chi vive in un paese sovrano e non in una fantomatica Terra Santa o Promessa che sia. Sul mio passaporto sta scritto Israele come su quelli dei cittadini israeliani viventi in Giudea e Samaria. Quello che fanno il Vaticano e i giornali cattolici è delegittimazione di uno stato sovrano tanto più inqualificabile se pensiamo ai 35 anni di ritardo che hanno impiegato a riconoscerlo. E' il passato della Chiesa rispetto a Israele che mi induce a considerare quel Terra Santa come un'offesa. Un cordiale shalom