Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Medio Oriente: il destino dei cristiani 05/01/2019
L'articolo di Marta Oliveri sul numero odierno di Italia Oggi riporta un evento dello scorso 11 dicembre a Parigi. Forse mi sbaglio, ma mi pare che la stampa nazionale non abbia dato rilievo a un incontro interreligioso a cui hanno preso parte più di quindici dignitari cristiani e musulmani. Una riunione per dire qualcosa che nel mondo odierno dovrebbe essere ovvio, e cioè che tutti gli uomini sono uguali a prescindere dal credo religioso che professano, per ribadire la necessità che ciò valga anche in Oriente. Anche da parte di quel grande comunicatore a capo del Vaticano, che preferisce esprimere più apprezzamento per un ateo che per un credente che non si trovi d'accordo con lui su questioni delicate come il tema dell'immigrazione clandestina. A prescindere dall'utilità del convegno tenutosi ormai tre settimane fa invece di parlare di Natale a Gaza, i media nazionali avrebbero potuto farci sapere qualcosina in merito. Ma forse non sarebbe rimasto il tempo per i soliti, tediosi, triti e ritriti servizi per strada a porre le solite, vacue e frivole domande ai passanti...
Enrico Alberti
Gentile Enrico,
ormai è noto che per i media nazionali gli arabo-palestinesi sono l'argomento preferito soprattutto se serve a far sapere quanto buoni siano. Li coccolano, raccontano le menzogne più oscene perchè la gente li ammiri e, se questo serve a incolpare Israele per qualsiasi scemenza, ancora meglio. Ci vanno a nozze. Riguardo all'evento dell'11 dicembre a Parigi, forse non ha avuto una grande copertura giornalistica perchè parlava di un argomento indifferente ai più: la tragedia dei cristiani nei paesi arabo-islamici. Sappiamo comunque che questi incontri lasciano il tempo che trovano, che i cristiani in Oriente non riceveranno nessun sostegno e lentamente scompariranno nel silenzio generale come è avvenuto per gli ebrei. Ma oggi, a cambiare il destino, c'è Israele.