Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Si è spento a 108 anni l'ultimo superstite della nave Exodus Rievocazione di Stefano Montefiori
Testata: Corriere della Sera Data: 30 dicembre 2018 Pagina: 16 Autore: Stefano Montefiori Titolo: «L'eroe dell'Exodus e dei bambini salvati»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 30/12/2018, a pag.16 con il titolo "L'eroe dell'Exodus e dei bambini salvati" il ricordo di Georges Loinger di Stefano Montefiori
Georges Loinger Fuggito da un lager nazista, aiutò centinaia di bambini ebrei a scappare in Svizzera. Nel 1947 collaborò alla partenza della nave Exodus verso la Palestina controllata dai britannici, che impedivano agli ebrei sopravvissuti allo sterminio di approdare in Terra d'Israele
È del 1960 il film - capolavoro «Exodus» di Otto Preminger, con protagonista Paul Newman
Stefano Montefiori
All'inizio Georges Loinger faceva passare i bambini dalla Francia alla Svizzera grazie ai palloni finiti in fallo laterale. Ebreo di Strasburgo, insegnante di educazione fisica, evaso da un lager nazista, accoglieva i bambini ebrei arrivati da Lione alla stazione ferroviaria di Annemasse, in Savoia, e li portava subito a giocare a pallone in un campo da calcio fuori città, proprio sulla frontiera. Quando la palla usciva, i bambini andavano a cercarla e finivano in territorio svizzero, dove avevano l'ordine di rimanere. Georges Loinger, decano della Resistenza ebraica francese, è morto venerdì a Parigi all'età di 1o8 anni. Finita la guerra, nel 1947 Loinger aiutò a organizzare la partenza della nave Exodus dal porto francese di Sète verso la Palestina allora sotto il controllo britannico. Qualche anno prima riuscì a salvare oltre 30o bambini ebrei facendoli passare in Svizzera. Lo stratagemma del campo da calcio non durò a lungo, perché si era sparsa la voce di quelle strane partite nelle quali si perdevano sia il pallone sia i giocatori. Allora Loinger decise di fare ricorso ai passeur. Di notte i ragazzini più grandi, 15-16 anni, tenevano per mano quelli di7o8e raggiungevano le persone incaricate — e pagate 300 franchi a bambino — in un luogo sempre diverso. «Bisognava attraversare l'Hermance, il corso d'acqua che segna la frontiera tra Francia e Svizzera — ha raccontato anni fa Loinger al Figaro —. I bambini avevano capito perfettamente il pericolo ma ero con loro e avevano fiducia in me. Poi il passeur a un certo punto non voleva più che li seguissi ed ero costretto a lasciarli andare, sperando che lui non facesse il doppio gioco. L'operazione durava circa un'ora, i gruppi comprendevano da sette a dieci bambini». Fino al settembre 1943 la frontiera era controllata dai soldati italiani. «Un giorno uno di loro venne a cercarmi imbracciando il fucile e mi portò dal comandante. Appena arrivo, questi mi mostra una lista con tutti i nostri attraversamenti e mi dice: "Approvo quello che sta facendo". Il comandante italiano aveva chiuso gli occhi». Le cose si fecero più difficili quando al posto degli italiani arrivarono i nazisti. I passaggi in Svizzera diventarono più pericolosi e quindi più rari, ma nella primavera del 1944 Loinger riuscì a salvare anche la moglie Flora e i figli Daniel di sei anni e Guy di appena sedici mesi, per tornare a lottare nella Resistenza assieme al cugino e futuro mimo Marcel Marceau. Nel 2013, quando aveva 102 anni, Georges Loinger è stato ricevuto con tutti gli onori dal presidente israeliano Shimon Peres.
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