Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Islamismo in Francia: infiltrazioni perfino nella scorta di Charlie Hebdo Commento di Mauro Zanon
Testata: Libero Data: 30 ottobre 2018 Pagina: 19 Autore: Mauro Zanon Titolo: «Charlie Hebdo: c'è un islamista nella scorta»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 30/10/2018, a pag.19, con il titolo "Charlie Hebdo: c'è un islamista nella scorta" il commento di Mauro Zanon.
Mauro Zanon
Islamismo e politicamente corretto
La notizia la dice lunga sullo stato di infiltrazione islamista nella società francese. Uno dei poliziotti che garantiva la protezione di Riss, il direttore di Charlie Hebdo salvatosi per miracolo dalla strage jihadista del 7 gennaio 2015, è stato allontanato in seguito a una segnalazione dei servizi segreti, in ragione della sua vicinanza all’islam radicale. È stata la rete all-news Bfm.tv a rendere pubblica l’informazione, sullo sfondo dell’inchiesta choc sull’islamizzazione rampante della Francia, “Inch’Allah” (Fayard), pubblicata in questi giorni da due giornalisti di Le Monde. Ed è un’informazione che a Parigi suscita molte inquietudini, perché in discussione è la solidità dell’apparato di sicurezza nazionale. Com’è possibile che uno degli agenti incaricati di proteggere il direttore di Charlie Hebdo dai terroristi islamici sia a sua volta vicino a quell’universo? L’individuo, come riportato da Bfm.tv, faceva parte del prestigioso Service de la protection (Sdlp), la divisione della polizia nazionale francese che si occupa della protezione dei dirigenti della République, ma anche delle persone oggetto di minacce particolari, come Riss appunto. Qualche mese fa,il presidente del Sdlp, Frédéric Auréal, ha avviato una procedura per verificare il profilo dei suoi dipendenti. E dalla verifica,effettuata dalla Dgsi, l’intelligence interna, è emerso che questo poliziotto di confessione musulmana consultava assiduamente i siti islamisti, dove si inneggia allo Stato islamico e si invita fare strage di “infedeli” occidentali. Oltre a questo, alcuni suoi colleghi hanno notato una serie di comportamenti “inquietanti” per una persona che si occupa di sicurezza ed è in possesso di armi. Così, la Dgpn, la direzione generale della polizia nazionale, ha deciso che era meglio non rischiare, cacciandolo immediatamente dai suoi ranghi e togliendoli il porto d’armi. «Era una situazione anormale e incompatibile con la protezione ravvicinata delle personalità», ha dichiarato a Bfm.tv una fonte di alto livello. Secondo le informazioni della rete all-news parigina, l’individuo è pronto a contestare davanti al giudice la decisione della Dgpn. Ma Riss, senza di lui, sarà sicuramente più tranquillo.
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