Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Le dichiarazioni di Benjamin Netanyahu e le omissioni di OR Buona la prima parte del pezzo, non la seconda
Testata: L'Osservatore Romano Data: 16 ottobre 2018 Pagina: 3 Autore: la redazione dell'Osservatore Romano Titolo: «Netanyahu avverte Hamas di possibili rappresaglie»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 16/10/2018, a pag.3 il redazionale dal titolo "Netanyahu avverte Hamas di possibili rappresaglie".
OR riporta correttamente le parole di Benjamin Netanyahu, ma nelle ultime righe della breve ricade nel consueto modello della velina anti-Israele, mettendo in dubbio la realtà dei fatti ("secondo la versione dell'esercito dello stato ebraico") e evitando di definire come terroristi, quali sono, gli assalitori arabi palestinesi.
Ecco l'articolo:
Benjamin Netanyahu
Se le attuali violenze di Hamas al confine non finiranno, Israele «reagirà con colpi pesanti». Ad avvertire Hamas sulle conseguenze dall'attuale situazione alla frontiera tra Israele e la striscia di Gaza è stato Benjamin Netanyahu intervenuto ieri mattina alla riunione di governo a Gerusalemme. Il premier israeliano ha aggiunto che «è venuto il momento di ricorrere a differenti tipi di azioni» per risolvere la situazione nella striscia di Gaza. «Se Hamas [che controlla la Striscia dal giugno 2007] ha ancora intendimento allora fermi immediatamente la violenza». Siamo molto vicini — ha aggiunto — «a lanciare attività di tipo diverso, incluse offensive molto potenti». Venerdì sette palestinesi sono rimasti uccisi da militari israeliani al confine: avevano varcato la barriera di separazione per attaccare una postazione dell'esercito con l'esplosivo, secondo la versione dell'esercito dello stato ebraico. Intanto, oggi il governo israeliano ha approvato la costruzione di 31 nuove case a Hebron in Cisgiordania. La decisione — hanno fatto notare i media — è la prima del genere da sedici anni: a Hebron nella zona controllata da Israele vivono alcune centinaia di ebrei, a fronte di circa 200 mila palestinesi.
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