Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Gentile Deborah, Dopo l'abbattimento dell'aereo russo sono piuttosto preoccupato per l'evolversi della situazione. A quanto leggo la Russia avrebbe deciso di chiudere lo spazio aereo siriano, ciò impedirebbe la possibilità di continuare ad effettuare i raid aerei per Israele contro gli iraniani e i suoi vassalli. Inoltre verrebbero consegnati sistemi antimissile più moderni alla Siria, altro fatto negativo. L'unica speranza è in un accordo tra Bibi e Putin che permetta ad Israele di proseguire nelle sue missioni anti iraniane. Oppure chi lo sa, Israele potrebbe essere in grado di svolgere i suoi raid anche in situazioni più difficili e complicate, questo io non lo so. Ovviamente lo spero tanto, il mio sogno sarebbe vedere IDF spazzare via l'Iran dei pretacci, come li definisce Lei! Shalom
Magni Marco
Gentile Marco, Il suo sogno è anche il mio, ma cosa fondamentale, è anche il sogno di due leader importanti che considerano la fine dell'impero del male, l'Iran, fondamentale per riequilibrare i conflitti mondiali. Parlo naturalmente di Donald Trump e Benjamin Netanyahu. Martedì 25 settembre, il giorno dopo l'annuncio russo di chiudere lo spazio aereo siriano, Netanyahu ha dichiarato che l'IDF continuerà a colpire obiettivi iraniani in Siria. "Noi abbiamo piena fiducia nella capacità dell'IDF di difendere lo Stato. Noi continueremo a intraprendere azioni per prevenire lo stabilirsi di una presenza militare in Siria". Queste sono le parole di Bibi prima di partire per New York dove incontrerà il Presidente Trump, a quattr'occhi, prima di partecipare all'Assemblea generale dell'ONU. Non possiamo prevedere il futuro ma, se ai nostri due leader verrà concesso di lavorare come si deve, nessuno può impedirci di sperare che l'Iran degli ayatollah abbia, non dico le ore, ma forse i mesi contati. Un cordiale shalom