martedi` 06 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
26.08.2018 Assad: dalla sua parte c'è l'ex presidente Usa Carter
E Lorenzo Cremonesi lo cita come esempio di buona politica

Testata: Corriere della Sera
Data: 26 agosto 2018
Pagina: 15
Autore: Lorenzo Cremonesi
Titolo: «L'apertuta ad Assad non cancelli i suoi crimini»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 26/08/2018, a pag.15 con il titolo "L'apertuta ad Assad non cancelli i suoi crimini" il commento di Lorenzo Cremonesi

Che si debba dar fiducia a un consiglio proveniente dall'ex presidente Usa Jimmy Carter, noto per non averne mai imbroccata una, rende superfluo qualsiasi nostro ulteriore commento.

Immagine correlataImmagine correlata
Lorenzo Cremonesi

Pur obtorto collo, dobbiamo ammettere che ha buoni motivi l'ex presidente americano Jimmy Carter nel sostenere la necessità che anche le potenze occidentali, Stati Uniti ed Europa in testa, sdoganino la politica del dialogo con la dittatura siriana. Il vecchio slogan «Bashar Assad deve andarsene», cresciuto con la repressione contro le rivolte della popolazione siriana già alla fine del 2011 e poi con il ricorso alle armi chimiche, non solo è stato superato dalla vittoria contro i rivoltosi, ma soprattutto esclude l'Occidente dalla fase della ricostruzione lasciando campo libero a Russia e Iran. Inoltre, la carenza di aiuti umanitari e la mancanza di cooperazione economica prolungano povertà e sofferenze tra i civili. Tuttavia, l'urgenza pragmatica del dialogo non può far dimenticare ciò che è accaduto in Siria negli ultimi sette anni. In primo luogo, Assad e la sua nomenklatura corrotta e nepotista, legata a filo doppio agli alawiti e le altre minoranze (tra cui quella cristiana), sono rimasti in piedi unicamente grazie al sostegno militare ed economico di Mosca e Teheran. Senza di loro già nel 2013-14 il regime sarebbe rovinosamente caduto. Questi resta dunque largamente impopolare tra la maggioranza sunnita. Lo provano i milioni di profughi ancora in Turchia, Giordania, Libano ed Europa. Molti di loro non tornano a casa anche perché temono le vendette, le torture, i desaparecidos. Sotto la copertura ipocrita della «normalim7ione» trionfa il regno della paura. Va aggiunta la verità scomoda (per Assad) della strumentali7?azione degli estremisti islamici e dello stesso Isis per eliminare con brutalità metodica le opposizioni moderate e democratiche. Uno dei grandi successi del regime è stato reclutare i jihadisti in modo da elidere qualsiasi partito che potesse raccogliere l'aiuto e le simpatie delle democrazie occidentali. Oggi l'alternativa resta tra Assad e il caos. Ma solo tenendo a mente tutto ciò e con l'intento di cambiarlo potremo contribuire alla ricostruzione.

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


https://www.corriere.it/scrivi/

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT