Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Cara Deborah, ti ringrazio per la tua risposta che è lineare ma anche completa dal punto di vista politico. Anzi ti dirò di più: dalla tua risposta ho appreso cose che poco conoscevo del defunto Bund. Ma voglio dirti questo: '' Cosa ci fanno tanti rabbini a Brooklyn? Non credo siano tanto politicizzati, ma è una scelta di comodo. Fare le mitswot fuori dalla Terra che significato può avere? A me personalmente sembra che il nodo è identico a quello degli esploratori che volevano tornare in Egitto per fare la ''bella vita'' ed essere schiavi del Faraone. Secondo me questi ebrei non hanno un'identità ebraica di Nazione e si arrampicano sugli specchi delle ideologie per crearsi un'identità diversa e placare le proprie coscienze. Shabat shalom
Fulvio Canetti
Gentile Fulvio, Brooklyn è il luogo dove vive una forte e numerosa comunità Habad, dove, per intenderci, viveva il Gran Rebbe di Lubavitch (l'ultimo Rebbe) Menachem Mendel Schneerson, grande filosofo, mistico e rabbino ucraino naturalizzato americano, morto nel 1994. Mio figlio tredicenne ha avuto l'onore di conoscerlo durante un viaggio a New York prima del suo Bar Mitzvà e il Rebbe gli ha regalato un bottiglietta di vodka di Lubavitch per brindare dopo la cerimonia dell'entrata nell'età adulta e il famoso dollaro. Il movimento Habad è sionista ma si sa che gli ebrei non sono un blocco unico e ciascuno la pensa a modo suo. Molti ebrei americani non sentono nessun legame con Israele e lo stesso capita a quelli europei che ultimamente fuggono dall'Europa per paura, vengono in Israele, si accorgono che non gli mettono solamente i tappeti rossi ma che devono imparare la lingua per poter lavorare e allora tornano indietro, per fortuna non tutti, preferendo camminare nascondendo le loro kipot in tasca e fingere di non essere ebrei. Così va il mondo ma, come dice il proverbio, "pochi ma buoni". Un cordiale shalom