Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Burqa vietato in Danimarca, ma c'è chi protesta e grida alla 'discriminazione' Commento di Marta Serafini
Testata: Corriere della Sera Data: 02 agosto 2018 Pagina: 13 Autore: Marta Serafini Titolo: «Con il velo integrale per sfidare il governo»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 02/08/2018, a pag. 13, con il titolo "Con il velo integrale per sfidare il governo", la cronaca di Marta Serafini.
Giusto vietare il burqa, simbolo della sottomissione della donna. Quando un provvedimento del genere anche in Italia?
Ecco l'articolo:
Marta Serafini
Per le strade di Copenhagen...
Velate e non. Musulmane, cristiane ed atee. Ma anche uomini e bambini. Ieri, a Copenaghen e ad Aarhus hanno aderito in centinaia alla manifestazioni contro l’entrata in vigore del burqa ban. I cortei, organizzati dalle associazioni Party Rebels e Socialistisk Ungdomsfront, si sono svolti senza incidenti. Il provvedimento approvato in febbraio dal governo di centro destra del premier Lars Løkke Rasmussen proibisce, come in Austria, Francia, Belgio e Olanda, di indossare il velo integrale in pubblico. Chi trasgredisce rischia multe dalle 1.000 alle 10 mila corone danesi (dai 134 ai 1.300 euro circa). «Si discrimina una minoranza religiosa», ha dichiarato alla Reuters Sabina, 21 anni. «È un’ipocrisia: lo Stato non ha il diritto di dirmi cosa devo indossare», ha spiegato al quotidiano Berlingske Sarah, nata in Danimarca da genitori turchi. Anche secondo Amnesty International la legge mette a rischio l’integrazione e non tutela i diritti delle donne. I critici osservano poi come solo l’0,1 per cento delle musulmane danesi si copra il volto. In marzo il governo ha presentato un pacchetto «ghetto». Tra i provvedimenti, l’obbligo per i figli di migranti residenti in 25 aree di frequentare corsi di lingua e valori danesi e pene raddoppiate per i reati commessi nei ghetti.
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