Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Cara Deborah, scusi ma ho bisogno di sfogarmi. Sono stata in vacanza in Francia ospite di amici e ho tratto una impressione sconvolgente. Non sono ebrei, ma ne condividono le preoccupazioni, nel senso che pensano di lasciare al più presto il paese perché entro poco tempo l’invasione silenziosa di cui ho letto nell’articolo di Meotti sarà un incubo realizzato. Gli ebrei rischiano la vita, ma la sensazione che la Francia entro breve tempo sarà islamica è molto diffusa. Il governo non fa assolutamente nulla, in nome dei valori umanitari non si rende conto che l’invasione è ormai una realtà. È d’altronde il destino dell’Europa, Italia compresa. Stiamo tanto a discutere su come difenderci dal terrorismo, quando il pericolo più grande, l’islamizzazione, procede a grande velocità. Ho due figli che vanno ancora a scuola, ma voglio che imparino l’inglese come seconda lingua, perché il loro futuro voglio che sia in un paese democratico. Quando dico lingua inglese intendo l’America, perché l’Inghilterra sta venendo invasa come l’Europa. È da qualche anno che mi interesso delle società islamiche, e ne so abbastanza da poter dire che mai e poi mai ci vivrei, sono la negazione di tutti quei valori che riassumo nella parola ‘democrazia’. Fortunata lei che vive in Israele!
Anna Maria Brazza
Gentile Anna Maria, Ha ragione, sono fortunata a vivere in Israele che è un Paese dove ci si sente sicuri nonostante le continue aggressioni da parte degli arabi di Gaza a sud e di Hezbollah a nord. L'islamizzazione che sta invadendo un'Europa completamente fiacca e codarda, ormai priva di reazioni, è il pericolo più grande di questo secolo, un vero e proprio incubo senza fine e senza speranza. I politici, gli pseudo intellettuali, le organizzazioni che plaudono a questa invasione sono degli incoscienti che dovrebbero essere perseguiti per alto tradimento dei valori occidentali e della democrazia. Mi auguro che i suoi figli e quelli di tutti coloro che si rendono conto del pericolo possano avere una vita migliore in alcune delle democrazie ancora esistenti al mondo, America del nord, Australia e Israele. Un cordiale shalom