Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
vorrei fare presente che a 50 metri dal consolato italiano-Est c'e` una lapide in marmo nero su di essa ci sono incisi 78 nomi sono i nomi di Professori, Medici, Infermiere, impiegati dell'Ospedale Hadassa e anche pazienti' andavano in convoglio a recare ristoro ai degenti dell'ospedale: Ebrei Cristiani e Mussulmani...esseri umani; il convoglio venne attaccato dai palestinesi di Kaugji e tutti i passeggeri vennero sterminati! in questo convoglio c'era anche mia madre appena reduce dai campi di sterminio quando Sokolowitch passa davanti a questa lapide e non puo` non passarci fara` bene a pensare chi sono gli esseri umani in questa situazione e chi invece sono i trucidatori di tutto quello che e` caritatevole degno dell'immagine divina. Un giorno incontrai in quel sito l'allora ministro degli esteri della Repubblica gli raccontai la storia senza specficare chi c'era nel convoglio e chi erano i combattenti.. la sua reazione fu: "e` purtroppo questi israeliani non hanno limiti" gli spiegai l'equivoco e lui si rivolse dall'altra parte senza nemmeno salutarmi!
David Cassuto
Gentile David, Conoscevo la storia drammatica del convoglio attaccato da un commando arabo nel 1948 quando 78 tra medici e infermieri furono massacrati mentre andavano a portare soccorso all'ospedale del Monte Scopus. Conoscevo anche la storia di sua Madre, Anna, tornata viva da Auschwitz per essere ammazzata dai terroristi arabi in Israele. Non sapevo che la lapide che ricorda quel massacro fosse così vicina al consolato italiano di Sheikh Jarrah davanti al quale il console avrebbe dovuto fermarsi per rendere onore alle vittime innocenti e capire, come lei scrive, chi sono gli assassini. Da più di un secolo gli arabi ammazzano i cittadini inermi di Israele eppure il mondo rifiuta di capire e di condannarli per la loro ferocia, e, per quello strano virus di cui è affetto, continua ad incolpare Israele. Le parole ignobili di quel Ministro degli Esteri italiano sono lo specchio dell'odio antiebraico e della vigliaccheria di tentare, sempre con successo, di scagionare i nazisti arabi accusando Israele. Il fenomeno del filopalestinismo, che va contro ogni ragionamento umano, non è altro che la dimostrazione che l'odio antico contro gli ebrei si autoalimenta e non finirà mai. Un cordiale shalom