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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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La Repubblica Rassegna Stampa
18.06.2018 3 falsità in poche righe: su Repubblica il manuale della disinformazione
Marco Ansaldo ancora contro Israele

Testata: La Repubblica
Data: 18 giugno 2018
Pagina: 23
Autore: Marco Ansaldo
Titolo: «Primo sì alla legge che vieta di filmare i militari israeliani»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 18/06/2018, a pag.23, con il titolo "Primo sì alla legge che vieta di filmare i militari israeliani", il commento di Marco Ansaldo.

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Marco Ansaldo

Scrive:"I video girati sui soldati israeliani in azione rischiano presto di essere puniti per legge"
FALSO! La bozza di legge fa riferimento esclusivamente a casi di esplicita propaganda per demonizzare lo Stato e le forze armate di Israele, tecnica usata soprattutto dalla Ong, finanziata da Soros, B'Tselem, provocare i soldatti ai check point e poi riprenderli.

Scrive: "crimini, maltrattamenti o di uccisioni di palestinesi" da parte dell'esercito israeliano
FALSO! Gli standard etici delle forze armate di difesa israeliane sono i più alti del mondo, Israele cerca costantemente di ridurre al minimo le perdite non solo proprie, ma anche di arabi palestinesi, operando in un contesto in cui è spesso molto difficile distinguere tra civili e terroristi, che dei civili si fanno scudo violando platealmente le disposizioni internazionali.

Scrive:"un video mostrato dall’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem, con le immagini di un soldato mentre sparava a un palestinese inerme, portò a un processo che divise il Paese e all’incriminazione del militare per omicidio colposo"
FALSO! Riportando in questo modo la notizia, l'accento è posto sul gesto del soldato Elor Azaria, mentre quello che è fondamentale qui è il funzionamento della giustizia israeliana, che non guarda in faccia nessuno, neanche chi, sottoposto a stress e in situazioni di difficoltà, difende il proprio Paese. Azaria aveva sparato a un assalitore che aveva già gravemente ferito un commilitone, caduto a terra era verosimile che avesse un giubbotto esplosivo, per questo venne ucciso.

Risultato: in poche righe un mucchio di menzogne.  L'ennesimo articolo di Marco Ansaldo contro Israele, sul quotidiano della famiglia dell'Ing.Carlo De Benedetti

Ecco l'articolo:

I video girati sui soldati israeliani in azione rischiano presto di essere puniti per legge. Lo denunciano nello Stato ebraico i gruppi per il rispetto dei diritti umani, le cui prove di maltrattamenti o di uccisioni di palestinesi hanno spesso portato i responsabili di quei crimini a essere processati. Il partito ultranazionalista Yisrael Beitenu, alleato di governo con quello del premier Benjamin Netanyahu, ha proposto una bozza di legge che prevede la punibilità fino a 5 anni per i filmati girati e diffusi «con l’intento di compromettere la morale dei soldati di Israele». Il testo è stato approvato da un comitato ministeriale e sarà sottoposto mercoledì al Parlamento. Preme per la sua approvazione il leader del partito, il ministro della Difesa, Avigdor Lieberman: «I militari israeliani sono sotto attacco costante da parte di coloro che odiano Israele e dei sostenitori del terrorismo che cercano di macchiarne l’operato». Un messaggio rivolto principalmente alle organizzazioni israeliane che negli anni hanno filmato e diffuso immagini che hanno creato problemi all’esercito: nel 2016 un video mostrato dall’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem, con le immagini di un soldato mentre sparava a un palestinese inerme, portò a un processo che divise il Paese e all’incriminazione del militare per omicidio colposo.

 

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