Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Io penso che quella descrizione corrisponde a certi paesi della mia infanzia (ho 66 anni), dove c'era davvero poco e niente. Noi vedevamo i film americani e mi sarebbe piaciuto andare là, avere un'automobile, vestiti, uno stereo, fare le vacanze. Poi, pian piano, l'Italia è cambiata. Non abbiamo vinto al totocalcio, abbiamo lavorato. Tanto. La prima auto una 500 rugginosa di terza mano, poi sempre meglio. Oggi i tunisini sono come me allora, ci guardano e sognano di venire qua per avere tutto anche loro, ma commettono due errori: 1) la povertà è un fattore relativo. Io non ero povero, mi sentivo di esserlo solo perché guardavo i film americani. Così loro hanno l'indispensabile, ma invidiano quello che abbiamo noi. Se l'Italia fosse povera come la Tunisia, non si sentirebbero poveri. 2) Non c'è posto per tutti i tunisini in Italia. Migrare è un gesto egoista. Vuol dire: io risolvo il mio e in culo a chi rimane. La strada giusta è invece lavorare e costruire una Tunisia ricca. Già oggi è meglio dell'Italia del dopoguerra, quindi è fattibile, se ce l'abbiamo fatta noi.... Lo ripeto: migrare non è la soluzione.
Andrea Innocenti
Gentile Andrea, Non c'è posto per tutti i tunisini, nè tutti gli altri magrebini che tra l'altro non stanno scappando dalla guerra. La Tunisia ha i problemi di tanti altri paesi arabi ma non c'è nessuna guerra, si imbarcano, rischiando la vita, per il sogno sbagliatissimo di andare a vivere in un'Europa ricca. Era accaduto anche con gli albanesi alla fine della dittatura, vedevano la Tv italiana e credevano che l'Italia fosse il paese del bengodi. Fa male al cuore pensare a tutte quelle giovani vite sacrificate per niente, per far guadagnare soldi alla mafia dei barconi. Migrare non è la soluzione ma penso che lo faranno ancora per molti anni perchè partire verso un destino migliore è il sogno di quelli non hanno più speranze in patria, nè aiuti, nè iniziative e trovano sulla loro strada dei farabutti che li illudono per guadagnare dei soldi sulle loro vite e sulle lacrime delle loro madri. Un cordiale shalom http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=70942