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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Rom e Sinti in Italia, beduini in Israele 07/06/2018

In Israele ci sono le tribù di beduini, che conducono praticamente lo stesso tipo di vita: le casupole fatte di lamiera (con il caldo che arriva oltre i 40°!) nel pieno di un deserto. Il governo cerca di dissuaderli, offrendo gli alloggi, la possibilità di condurre una vita sedentaria, raggruppandoli in villaggi per dare i servizi: l'acqua, l'elettricità, le scuole, l'assistenza medica ecc. ma guai a toccarli! Si scatenano i sinistri (anche italiani!) e subito si parla di "pulizia etnica", "riserve", "apartheid" e amenità simili. Mentre qui, per esempio ad Alghero, hanno chiuso il campo ROM, hanno caricato sulla comunità algherese le spese di mantenimento delle famiglie ROM, le hanno alloggiato negli appartamenti a spese del Comune e nessuno parla di "apartheid". E gli zingari continuano imperterriti a elemosinare, a rubare (hanno sorpreso alcune di loro a rubare "in trasferta", è stato pubblicato sui giornali locali!)

Lara Larochka

Gentile Lara,
Non sono assolutamente d'accordo con la senatrice Segre. E' giusto rispettare i popoli nomadi ma altrettanto giusto è che queste persone rispettino le leggi del paese in cui vivono, non rubino, non vivano in mezzo a topi e scarafaggi e mandino i figli a scuola. I beduini in Israele vivono in baracche di lamiera e in tende ma hanno comunque più dignità di quanta ne abbiano i Rom in Italia ( almeno secondo quanto si sa dalla cronaca), mandano i figli a scuola con i pulmini forniti dal Ministero dell'Educazione che fanno ogni giorno il giro dei vari accampamenti. Israele vuole dar loro case con regolari servizi e posti di lavoro e devo dire che non sono tanto i beduini a rifiutarsi se non quelli politicizzati dalla solita estrema sinistra che, come sempre succede, li incita a protestare e ad organizzare rivolte. Pare che le ONG per i diritti dell'uomo ritengano sia meglio vivere in mezzo a lamiere, coperte da tetti di amianto ( proibito e cancerogeno) e mungere il latte di cammella che avere una casa a pochi chilometri dall'accampamento di origine, con acqua, luce, gas e scuole e lavoro. Sono le incongruenza dei politicamente corretti e umanamente scorrettissimi. Un cordiale shalom
https://www.facebook.com/IC.Israele/videos/1220673997969074/


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