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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
25.04.2018 25 aprile: a Roma la comunità ebraica non sfilerà con gli odiatori di Israele eredi degli alleati di Hitler
Commento di Fulvio Fiano

Testata: Corriere della Sera
Data: 25 aprile 2018
Pagina: 25
Autore: Fulvio Fiano
Titolo: «Gli ebrei contro l’Anpi: 'Non sfileremo a Roma fra simboli palestinesi'»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 25/04/2018, con il titolo "Gli ebrei contro l’Anpi: 'Non sfileremo a Roma fra simboli palestinesi' " il commento di Fulvio Fiano.

Bene ha fatto la comunità ebraica di Roma a negare la partecipazione a un corteo in cui sfilano indisturbati gli odiatori di Israele e della Brigata ebraica, eredi degli arabi palestinesi del Gran Muftì di Gerusalemme, volenteroso alleato di Hitler. Ignobile, da tempo, l'atteggiamento dell'Anpi di Roma, che consente tutto questo. Non solo a Roma, non abbiamo letto nessun comunicato nel quale l'Anpi respinge gli amici dei nazisti che combatterono contro chi ci liberava da Hitler e Mussolini e oggi sfila con la keffia al collo contro Israele.

Ecco l'articolo:

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Roma - Un anno non è bastato a ricucire lo strappo e, con le analoghe motivazioni del 2017, anche oggi ci saranno due iniziative separate per celebrare i 73 anni della Liberazione. Da una parte l’Anpi, che annuncia «migliaia di partecipanti», dall’altra la Comunità ebraica, che spiega: «Non parteciperemo al corteo unitario a Roma, perché l’Anpi, nonostante gli accordi, non ha voluto prendere una posizione definitiva in merito a presenze organizzate di associazioni palestinesi e filopalestinesi con simboli estranei allo spirito del 25 Aprile». Il tema, come detto, è identico a un anno fa. Allora si parlò di bandiere in fondo al corteo e di libertà di manifestare aperta a tutti. «L’equidistanza tra i simboli di chi combatteva con i nazisti e quelli della Brigata ebraica è inaccettabile e antistorica», dice ancora la Comunità ebraica, che oggi alle 9.30 sarà alle Fosse Ardeatine e poi alle 10 a Via Tasso per un momento di raccoglimento davanti alla sede del museo della Resistenza.

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Hitler e il Gran Mufti

Vani, ma elogiati dalla Comunità ebraica, gli sforzi della sindaca Raggi di trovare un punto di incontro. Dal canto suo, l’Anpi si limita a prendere atto della decisione presa «dopo le dichiarazioni dei rappresentanti palestinesi che sfileranno con kefiah e bandiere». La manifestazione parte alle 9.30 in via G. Genocchi attraverso i quartieri di Garbatella e Ostiense per raggiungere Porta San Paolo, dove sono previsti i comizi del presidente provinciale dell’Anpi, Fabrizio De Sanctis, e di rappresentati di tutta la galassia delle sigle antifasciste. A loro, indirettamente, si rivolge il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «La Resistenza fa parte della nostra storia e coglieva il bisogno di pace, di giustizia e di libertà. Mi permetto di esortarvi a cercare nuove idee, energie e iniziative per trasmettere questo patrimonio alle nuove generazioni».

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