Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa č la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non č mai stata terra araba e non sarą mai loro.
Negare contro ogni evidenza storica che il sionismo sia nato come movimento nazionalista e coloniale europeo e che abbia portato alla pulizia etnica della popolazione nativa la quale aveva tutti i diritti,sul 100 per 100 della terra naturalmente, č una vera follia. Mi spiace leggere ancora queste cose dopo i tanti anni trascorsi di questo conflitto che mai verrą sanato se non con un ammissione di colpa da parte del sionismo e di Israele.
Giorgio Malorni
Signor Malorni, La vera follia č che esista qualcuno che scrive le cose da lei esposte. Il sionismo č nato a fine 800 come risposta alle persecuzioni di cui gli ebrei erano vittime da secoli, č stato quindi, sulla scia di altri movimenti di liberazione europei, un movimento che voleva dare al popolo ebraico i diritti da sempre negatigli dagli europei, la dignitą e porre fine alle persecuzioni. Non era quindi nazionalista nč coloniale dal momento che nel 1898 nessuno pensava di avere la possibilitą di riavere la propria legittima patria nella terra dei padri, esisteva solamente una vaga speranza. Le ricordo, nel caso lo ignorasse, che la Terra di Israele non ospitava nessuna nazione, nessuno stato, era stata per centinaia d'anni terra di occupazione, dai mamelucchi ai turchi fino agli inglesi. La popolazione nativa era quella ebraica, rimasta lą dai tempi della distruzione di Gerusalemme da parte dei Romani. La maggior parte degli arabi vennero in seguito (negli anni 30/40 del secolo scorso) dalla vicina Siria per lavorare insieme agli ebrei che avevano creato i primi ishuv, villaggi comunitari, e migliorare le proprie condizioni di vita. Che lei parli di pulizia etnica č addirittura ridicolo. Secondo i dati di allora la popolazione araba (non palestinese poichč i palestinesi sono stati inventati nel 1967 come arma umana contro gli ebrei) era di circa 600.000 individui. Siamo nel 1947 dunque. Oggi, 2018, la popolazione araba in tutto il territorio (Israele, Giudea e Samaria e Gaza) č di 10 volte tanto, pił di 6 milioni dunque. Se a questi vogliamo aggiungere altri sedicenti "palestinesi" prigionieri nei campi profughi dei vari paesi arabi e quelli residenti in altri stati, si arriva alla cifra di 11/12 milioni. Che strana pulizia etnica! L'unica al mondo che vede l' aumento drammatico di una popolazione che lei dice essere etnicamente pulita! Si rassegni comunque, Israele e il sionismo non hanno nulla di cui chiedere scusa ma avrebbero solo il diritto di pretenderle le scuse! Pretenderle dall'Europa per aver ammazzato milioni di ebrei e averli perseguitati per 2000 anni, continuando a farlo anche oggi con l'aiuto efficiente dei musulmani residenti nel continente e da persone come lei che, ignorando la storia, si lasciano indottrinare dalla propaganda dell'odio. Studi e si informi, signor Malorni, prima di scrivere pubblicamente delle stupidaggini.