Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Ma è evidente che non siano "lupi solitari" con disturbi psichici altrimenti avremmo attentati anche in Italia. Se, per ora, ci siamo salvati è perché il "coordinamento" ha deciso così.
Francesco Pascuzzi
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Se i governi si scagliano, a parole, contro il terrorismo in questo caso islamico, ma fanno finta di ignorare chi lo fa e chi lo sostiene, forse c'è un piano "segreto" dietro tutto questo. E, come mai, l'Italia finora non ne è stata toccata?
Andrea Maestri
Gentile Francesco e gentile Andrea, L'Occidente ancora non ha capito o, più esattamente, non vuole capire cosa sia il terrorismo islamico, è un fenomeno strano di incoscienza mista alla paura di pestare i piedi ai terroristi e di incattivire ancor di più l'islam, come se ve ne fosse bisogno. E' un comportamento che vuole, vilmente, nascondere il pericolo derivante dal quel mondo. Ancora oggi c'è chi ha il coraggio di commentare "questo non è l'islam", offendendo le vittime, la verità e la libertà di ciascuno di noi. L'Europa sta vivendo una situazione drammatica che aveva sottovalutato sebbene messa in guardia più volte da Israele. Non solo gli europei avevano sottovalutato ma avevano anche deriso chi dava loro preziosi consigli. "Voi vedete terroristi dovunque" dicevano ghignando. Adesso lo hanno in casa eppure parlano ancora di libertà e di privacy senza capire che, per aver salva la vita, a qualcosa bisogna rinunciare. In Israele siamo estremamente liberi pur consapevoli che il controllo sia necessario e lo si pratica anche tra privati cittadini nel senso che ognuno di noi sa di essere responsabile non solo per se stesso ma anche per gli altri. Riguardo all'Italia la mia opinione è che ancora non sia stata colpita perchè serve come ponte verso l'Europa e, a volte, come abbiamo visto, come base logistica. Un cordiale shalom http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=9&sez=120&id=69937