Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Ringrazio Deborah Fait per aver raccontato la tragica storia dei 20 bambini di Bullenhuser Damm. Già Giorgia Greco aveva parlato di loro con parole bellissime presentando la precedente edizione del libro. I 20 bambini sono entrati in molte scuole, sono ricordati in tante targhe in Giardini di rose bianche... Erano bambini! Sergio de Simone aveva 7 anni. Era bello come il sole... Sostengo da sempre che la responsabilità della Shoah è di tutti i cittadini europei vivi e capaci di intendere all'epoca. Nessuno può ritenersi escluso. La Shoah è la nostra vergogna.... Esordisco sempre così quando inizio i miei incontri con studenti in molte scuole. Il libro Chi vuole vedere la mamma I 20 bambini di Bullenhuser Damm Proedi Editore è uscito in questi giorni in Nuova Edizione. Abbiamo anche curato la traduzione in polacco perché speravo di arrivare ai ragazzi in Polonia. Ho scritto ad un numero incredibile di dirigenti scolastici, ho chiesto e richiesto contatto.... Nessuno mi ha risposto. 14 dei 20 bambini erano polacchi. 5 erano di Radom. Ed è a Radom che vorrei arrivare. Ma dalla Polonia mi è arrivata solo l'intimazione a cambiare quanto avevo scritto. "Non si deve leggere Lager Polacco, ma Lager Tedesco...." Ero perseguibile legalmente! Davvero si dovrà parlare di questo. Non si può riscrivere la Storia negando la Verità. Ed è dalla Polonia che dovrà partire un serio lavoro di conoscenza e di assunzione di responsabilità. Forse si dovrebbero fare dei corsi a livello europeo. Io ho fiducia nei giovani che sono davvero innocenti e possono portare avanti una Memoria senza pregiudizi. E' un sogno, ma forse arriveremo ad intitolare un parco giochi alla piccola H. Wassermann. Magari arriveremo a chiamarla per Nome con l'aiuto di giovani ricercatori polacchi. Magari a Radom ci sarà una scuola che si chiamerà Roman e Eleonora Witonski, o un Circolo Giovanile intitolato a Mania Altmann.... Chissà se riusciremo mai a far capire che solo guardando la verità in faccia possiamo trovare il coraggio di andare avanti
Gentile Maria Pia, è stato un onore per me parlare dei Bambini di Bullenhuser Damm e ritengo ignobile che lei sia stata addirittura minacciata per aver nominato il Lager di Auschwitz in quanto polacco e non tedesco. So anche che il suo libro, tradotto, non è riuscito ad entrare nelle scuole polacche e questo è molto grave per le future generazioni di quel paese. La Polonia ha una lunghissima storia di antisemitismo che non accenna a diminuire anche a causa del rifiuto delle Istituzioni di quel paese. Mi auguro che le cose cambino e che si riesca a dare inizio ad una giusta educazione di tutti giovani europei sul crimine più terribile e assurdo della storia dell'umanità. Un cordiale shalom