Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Il Medio Oriente da Maometto a Ben Gurion 26/01/2018
gentilissima dottoressa Deborah Fait, Leggo con interesse Informazionecorretta da un anno e desidero complimentarvi con Lei e i Suoi colleghi. Se fossimo ad un esame (quindi pochi minuti per rispondere) alla domanda:"cosa mi sai dire del conflitto arabo-israeliano dal 1910". Lei come risponderemmo in termini sintetici ma corretti come fa nei suoi articoli. grazie ed un caro saluto.
Lettera firmata
Gentile Amico, Risponderei in modo molto semplice. In un Medio Oriente che si stava delineando e voleva liberarsi dalle potenze straniere, il nazionalismo arabo fu incapace di vedere negli ebrei degli alleati altrettanto desiderosi di essere liberi nella loro Terra. I paesi arabi volevano creare un grande califfato e non furono in grado di accettare un popolo non musulmano, da qui prima il terrorismo, poi le guerre e ancora il terrorismo. E' lecito chiedersi che fastidio potevano dare poche centinaia di migliaia di ebrei a milioni di musulmani eppure la realtà era ed è questa, non ci volevano e non ci vogliono. Le conseguenze del grande rifiuto di dividere la terra, una terra enorme, con gli ebrei odiati fin dall'epoca di Maometto, le stiamo subendo tuttora. Se avessero accettato la mano di pace offerta da Ben Gurion oggi tutto il Medio Oriente sarebbe, forse, una regione di pace e prosperità. Un cordiale shalom