Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Antisemitismo in Europa: non si ferma l'onda della violenza contro gli ebrei Le matrici principali: estrema destra e islamismo
Testata: La Repubblica Data: 22 gennaio 2018 Pagina: 16 Autore: la redazione della Repubblica Titolo: «Il caso Gran Bretagna. Così l’antisemitismo cresce in Europa»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 22/01/2018, a pag.16, la breve "Il caso Gran Bretagna. Così l’antisemitismo cresce in Europa".
I lettori di IC sono puntualmente informati sull'antisemitismo in Europa grazie alle analisi di Manfred Gerstenfeld, un osservatorio completo e costante. Ecco la sua analisi più recente, pubblicata ieri, 21/01/2018, su IC: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=69202
Manfred Gerstenfeld
Ecco l'articolo:
Vignetta antisemita della propaganda filo-palestinista
A meno di una settimana dal Giorno della Memoria il ministero della Diaspora israeliano ha diffuso ieri dati allarmanti sulla crescita dell’antisemitismo nel mondo e in Europa. Nel 2017 (il periodo di riferimento dello studio) in Gran Bretagna c’è stato un record di incidenti antisemiti, con un aumento del 78% di quelli violenti e del 30% in generale. La situazione per gli ebrei si è aggravata anche in Germania, in Francia un attacco razzista su tre è di natura antisemita, mentre in Ucraina nel 2017 c’è stato il più alto numero di aggressioni violente nei confronti degli ebrei, con un picco di oltre il 50%. Secondo il ministro israeliano Naftali Bennett, le cause sarebbero la crescita dell’estrema destra, l’ondata di migranti e profughi musulmani — di cui, stando al rapporto, almeno il 50% ha «opinioni antisemite» — e i social media.
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