Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Ahed Tamimi, guitta di Pallywood e provocatrice Ma il commento di Francesca Caferri è conciliante
Testata: La Repubblica Data: 18 gennaio 2018 Pagina: 14 Autore: Francesca Caferri Titolo: «Resta in carcere Ahed Tamimi icona dei palestinesi»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 18/01/2018, a pag.14, con il titolo "Resta in carcere Ahed Tamimi icona dei palestinesi" il commento di Francesca Caferri.
Il commento riporta i fatti, ma lo fa con l'utilizzo di termini fuorvianti. Ahed Tamimi, da anni guitta professionista di Pallywood (l'azienda di fabbricazione di menzogne contro Israele tramite falsi video) e provocatrice, viene definita semplicemente "ragazzina". In questo modo ottiene più facilmente la simpatia del lettore.
Ecco l'articolo:
Francesca Caferri
Ahed Tamimi - l'aggressione a un soldato israeliano
Ahmed Tamimi resta in carcere fino alla conclusione del processo che la vede imputata per aver schiaffeggiato due soldati israeliani. Così ha deciso la Corte che ieri ha giudicato il caso della sedicenne, diventata dal giorno del suo arresto, un simbolo per i palestinesi. Tamimi è diventata famosa quando il video in cui prende a schiaffi i due militari, in elmetto a giubbotto anti-proiettile, ha iniziato a circolare in Rete: è diventato virale e subito dopo per la ragazzina, figlia di un attivista, e per la madre sono scattate le manette. A nulla sono valsi gli appelli di Amnesty International che ha chiesto al governo israeliano di tenere in considerazione l’età della ragazzina. La data del processo non è fissata: rischia 10 anni di carcere.
Per inviare alla Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante