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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
16.01.2018 Torino: in Università l'iniziativa antisemita su 'Apartheid in Israele'
Cronaca di Jacopo Ricca

Testata: La Repubblica
Data: 16 gennaio 2018
Pagina: 6
Autore: Jacopo Ricca
Titolo: «L'iniziativa Israele e 'l'apartheid' dei palestinesi, nuova polemica in ateneo»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA - TORINO di oggi, 16/01/2018, a pag. VI, con il titolo "L'iniziativa Israele e 'l'apartheid' dei palestinesi, nuova polemica in ateneo", la cronaca di Jacopo Ricca.

L'iniziativa dello sparuto gruppetto "Progetto Palestina" fa parte degli eventi organizzati da BDS Italia, la diramazione nel nostro Paese del movimento che vuole la distruzione di Israele in stile nazista. Paragonare Israele e il Sudafrica dell'apartheid non solo è infondato storicamente, ma è anche un esempio di antisemitismo, sarebbe ora che le università ne prendessero atto e agissero di conseguenza, non concedendo aule per occasioni di diffusione di odio come questa.

Ecco l'articolo:

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Il Campus Einaudi

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Il Technion

La questione palestinese torna a infiammare le aule universitarie torinesi. Questa volta però non è il discusso accordo con il Technion, l'ateneo di Haifa che una parte degli studenti e dei docenti vorrebbero fosse boicottato. Questa volta si parla della politica israeliana nei confronti dei palestinesi e lo si fa paragonandola, in un convegno questo pomeriggio al Campus Luigi Einaudi, con il Sudafrica dell'apartheid. L'incontro è stato organizzato dall'associazione studentesca "Progetto Palestina", ma ha incassato il sostegno anche del dipartimento di Culture, politica e società, l'ex facoltà di Scienze Politiche, che ha concesso l'aula dove Salim Vally, professore all'Università di Johannesburg, in Sudafrica, da tempo impegnato nel sostenere i diritti del popolo palestinese, proporrà la sua lezione "Apartheid in Sudafrica e Israele: il ruolo del boicottaggio".

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BDS: bigotti, doppio standard, antisemiti

Un titolo inequivocabile, il cui contenuto è confermato anche dagli organizzatori: «L'Università di Torino è la prima istituzione italiana dove si dà spazio a questo tema - commentano gli studenti di "Progetto Palestina" - Si tratta di un incontro di valore scientifico dove saranno esposte le posizioni di un esperto che studia la materia da molti anni». Vally, direttore del "Centro per i diritti e la trasformazione dell'istruzione" dell'ateneo di Johannesburg, si è distinto da tempo per posizioni vicine al popolo palestinese tanto che alcuni anni fa le autorità israeliane gli hanno negato il permesso di raggiungere i territori occupati per una conferenza: «Tra chi studia il conflitto tra Israele e Palestina non è l'unico a fare un paragone con l'apartheid in Sudafrica e noi abbiamo intenzione di continuare questo ciclo invitando anche altri esperti» raccontano gli attivisti che, negli anni scorsi, hanno anche sostenuto il boicottaggio accademico dei centri di ricerca israeliani. E proprio l'importanza dell'attività di boicottaggio per eliminare la segregazione in Sudafrica sarà al centro dell'incontro di oggi dove interverranno anche Elana Ochse e Simona Taliani: «Sarà un confronto scientifico e non politico cui parteciperanno anche docenti dell'Università» promettono i militanti di "Progetto Palestina". La scelta del tema però è destinata a riportare a galla le fazioni che danni si contrappongono in ateneo, anche tra i professori.

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