Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Arabia Saudita: missile degli Houthi armati dall'Iran su Riad Cronaca di Guido Olimpio
Testata: Corriere della Sera Data: 20 dicembre 2017 Pagina: 15 Autore: Guido Olimpio Titolo: «Un altro missile su Riad I sauditi: 'Intercettato, era diretto sul palazzo reale'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 20/12/2017, a pag. 15, con il titolo "Un altro missile su Riad I sauditi: 'Intercettato, era diretto sul palazzo reale' ", la cronaca di Guido Olimpio.
Guido Olimpio
Terroristi Houthi
I ribelli sciiti dello Yemen hanno «celebrato» i mille giorni di guerra con il lancio di un missile terra-terra contro Riad. Il target era il palazzo reale saudita. I sauditi hanno replicato: lo abbiamo intercettato con un Patriot, non vi sono stati danni. Tutto da verificare, visto che in passato gli annunci di intercettamento si sono rivelati infondati. L’attacco ha ovviamente riacceso l’attenzione su un conflitto ampiamente dimenticato nonostante i 10 mila morti e gli 8 milioni esposti a fame ed epidemie. Risultato dell’offensiva scatenata nel 2015 dalla coalizione a guida saudita contro le milizie del deposto presidente Alì Abdullah Saleh e i guerriglieri pro-iraniani Houti. Guerra parte del duello tra l’Arabia sunnita e l’Iran sciita. Ieri il leader Houti Abdul Malik è stato chiaro: «Fintanto che il nemico bombarderà la nostra capitale Sanaa, noi colpiremo Riad e Abu Dhabi». Un riferimento alle incursioni — pesanti — condotte dai caccia di Riad e degli Emirati: solo negli ultimi giorni oltre 130 le vittime. Schermaglie che ricordano un’altra guerra ad oltranza, quella tra Iran e Iraq negli anni 80, con ricorso a missili e raid. I sauditi hanno immediatamente addossato la responsabilità dell’attacco all’Iran, tradizionale sostenitore degli insorti: «È stato violato il diritto internazionale, è una minaccia alla sicurezza», hanno affermato. La casa reale e gli Stati Uniti accusano gli ayatollah di aver fornito ai ribelli i missili Qiam 1, ribattezzati dai locali Burkhan 2. Con un raggio di circa mille chilometri permettono agli insorti di tenere sotto scacco un buon numero di target. E infatti gli Houti hanno già «sparato» contro l’aeroporto di Riad e una centrale nucleare in costruzione negli Emirati. All’inizio del mese, poi, i ribelli hanno assassinato l’ex alleato Saleh, pronto a tornare sotto l’ala saudita. I rischi di una escalation sono più che mai reali.
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