Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Gentilissima Signora Fait, non capisco il senso della critica di IC al breve articolo di Avvenire intitolato “Proteste contro la leva obbligatoria”. Da un lato, ad essere “arrestati”, secondo l’articolo, sono stati 33 ultraortodossi (haredim) nel corso di “violente proteste” e “disordini” seguiti alla notizia della condanna inflitta ad altri 11 haredim per il rifiuto di prestare il servizio militare: sono, dunque, stati arrestati in flagranza di qualcuno dei reati ‘tipici’ dei partecipanti a manifestazioni violente, quali potrebbero essere, per la legge italiana, la violenza e la resistenza a pubblico ufficiale. Dall’altro lato, non mi è chiaro il significato del ‘semplice fermo’, visto che, in italiano, il ‘fermo’ è una misura restrittiva della libertà personale (come nel caso dell’arresto in flagranza, convalidata dal giudice successivamente alla sua esecuzione) che differisce dall’arresto perché non presuppone la flagranza di reato, ma è consentita solo per specifici reati, di una certa gravità. Dunque, che cosa c’è di scorretto nello scrivere che dei dimostranti coinvolti in proteste violente e disordini sono stati arrestati? Perché un lettore dovrebbe pensare male di Israele per l’uso di questo termine o per il fatto descritto (sempre che il lettore non sia un anarchico o un estimatore dei tumulti di piazza, beninteso)? Ricordo di aver già letto in passato critiche all’uso del termine arresto in luogo di fermo, ma, come questa volta, senza spiegazioni del significato che IC attribuisce a queste parole. RingraziandoLa sin d’ora del chiarimento che spero possa darmi, Le porgo i più cordiali saluti, Annalisa
Gentile Annalisa, Nel caso del gruppo di ebrei ultraortodossi, ma sarebbe uguale anche in altri episodi del genere (dimostrazioni non autorizzate e violente), la differenza tra fermo e arresto è dovuta al fatto che i soggetti sono stati presi in flagranza di reato, quindi, in quel momento, semplicemente fermati. Affinchè il fermo si commuti in arresto serve l'autorizzazione del giudice che ha il potere di confermare o meno il provvedimento. Nel caso in questione non sappiamo ancora se questo sia avvenuto quindi i 33 ebrei, al momento, risultavano solamente fermati e non arrestati. La differenza è sostanzialmente tecnica senza nulla di ideologico, nel senso che Israele non c'entra, è una legge in atto nelle democrazie con qualche variante tra paese e paese. http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=1&sez=120&id=68348 Un cordiale shalom