Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Giro d'Italia in Israele: BDS significa anche uccidere le speranze, insegna Amos Oz Commento di Paolo Lepri
Testata: Corriere della Sera Data: 23 novembre 2017 Pagina: 34 Autore: Paolo Lepri Titolo: «No al Giro in Israele? Boicottare lo sport uccide le speranze di pace»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 23/11/2017, a pag. 34, con il titolo "No al Giro in Israele? Boicottare lo sport uccide le speranze di pace", il commento di Paolo Lepri.
Paolo Lepri
«Penso che il boicottaggio di Israele sia un male», ha detto in varie occasioni Amos Oz, il paladino instancabile della soluzione dei «due Stati», il pacifista che rappresenta l’anima inquieta — dialettica e dialogante — di quella democrazia, unica nel Medio Oriente, che i suoi genitori, immigrati dall’Europa orientale, hanno contribuito a fondare in quegli anni terribili dietro di noi. Siamo sicuri che se chiedessimo all’autore di Storia di amore e di tenebra un giudizio sull’appello per spostare da Israele le prime tappe del Giro d’Italia , «a causa delle violazioni dei diritti dei palestinesi», sentiremmo parole simili a quelle che pronunciò quando un gruppo di intellettuali britannici intervenne contro programmi culturali che coinvolgessero istituzioni con la stella di David.
In realtà iniziative come quella sostenuta tra gli altri da Moni Ovadia, dal filosofo e linguista Noam Chomsky, dagli europarlamentari Eleonora Forenza e Sergio Cofferati (hanno aderito una quarantina di organizzazioni tra cui Fiom-Cgil, Pax Christi, la Comunità cristiana di base di San Paolo) stabiliscono una «regola dell’isolamento» che viene applicata unicamente nei confronti di Israele, radicalizzando tra l’altro posizioni contrarie al riavvio del negoziato. In questo caso più che mai, inoltre, il boicottaggio è uno strumento sbagliato, di cui si percepisce il sapore velenoso. Solo la convivenza apre le menti, crea ponti la cui costruzione era inimmaginabile.
Cosa c’è di più umano, infatti, di una grande competizione sportiva, che toccherà i luoghi delle tre grandi religioni, unendole simbolicamente, che porterà uno spirito di lealtà disarmata in una terra divisa, troppo a lungo abituata alla violenza? Gerusalemme, Haifa, Be’er Sheva, Eilat sono anche luoghi della grande bellezza del mondo. E le biciclette non hanno targa. Se l’avessero, vi sarebbe scritta la parola pace.
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