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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Messaggero Rassegna Stampa
20.11.2017 Cori antisemiti: i tifosi della Lazio insistono
Cronaca di Marco Pasqua

Testata: Il Messaggero
Data: 20 novembre 2017
Pagina: 27
Autore: Marco Pasqua
Titolo: «Quei cori antisemiti che sporcano lo sport»

Riprendiamo dal MESSAGGERO - ROMA di oggi, 20/11/2017, a pag.27, con il titolo "Quei cori antisemiti che sporcano lo sport" il commento di Marco Pasqua.


Marco Pasqua

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Striscioni antisemiti esposti da tifosi della Lazio a Roma

Non c'è nulla di sportivo nei cori antisemiti che alcune centinaia di ultrà laziali hanno intonato prima del derby, a Ponte Milvio. Nulla a che vedere con quello deve essere uno "scontro" festoso, animato esclusivamente dalla voglia di battere l'avversario in campo. «Sono una goliardata», commenta il solito esercito di pompieri delle polemiche, pronto a gettare acqua sul fuoco, anche laddove il buon senso suggerirebbe un sano sdegno. E quei cori, puntuali, si ripeteranno, alimentati dall'indifferenza di chi preferisce confondere le bravate con l'ignoranza ostentata anche sui social. Un esercito di "benaltristi" esperto nella subdola arte della minimizzazione, pronto a schierarsi pubblicamente in difesa di quanti, ad esempio, lanciano petardi in una scuola (il Virgilio) oppure offendono una minoranza religiosa. Ed è un'indifferenza che calpesta una città ormai anestetizzata di fronte a questi episodi che non la descrivono con onestà. Perché Roma non può essere raccontata da quegli ultrà che esibiscono i saluti romani, tra la gente che fa finta di nulla o sorride. Ma di fronte ad una minoranza animata da una becera idiozia, la risposta non può arrivare da una maggioranza che si rifugia nell'omertà. Non può neanche venire solo da chi, nella comunità ebraica, si indigna per quelle offese: serve un sincero moto collettivo di indignazione cittadino che metta un freno alla stupidità dilagante di quanti vogliono sporcare lo sport con manifestazioni che umiliano una intera città.

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