Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Parigi: premiati due libri sui criminali nazisti Commento di Leonardo Martinelli
Testata: La Stampa Data: 07 novembre 2017 Pagina: 31 Autore: Leonardo Martinelli Titolo: «Parigi premia due libri sui nazisti»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 07/11/2017, a pag. 31, con il titolo "Parigi premia due libri sui nazisti", il commento di Leonardo Martinelli.
Leonardo Martinelli
La conquista del potere da parte dei nazisti in un caso. E, nell’altro, la miserevole fine di uno di loro, l’aguzzino di Auschwitz. C’è un fil rouge che unisce i due libri premiati ieri dal Goncourt, il riconoscimento più importante per la letteratura di lingua francese, e il Renaudot, pure di grande prestigio. Il Goncourt è andato a Eric Vuillard, 49 anni, per L’ordre du jour, edito da Actes Sud: la sua pubblicazione è già prevista in Italia nell’autunno 2018 da parte di E/O. Mentre Olivier Guez, 43 anni, ha ricevuto il Renaudot per La disparition de Josef Mengele, pubblicato da Grasset.
Le copertine
Nessuno dei due, a differenza di quanto accade normalmente, è un romanzo. Ma la rivisitazione letteraria di fatti realmente accaduti. Vuillard narra l’ascesa di Hitler al potere in Germania, l’appoggio assicurato dalle grandi industrie tedesche e l’Anschluss, l’annessione dell’Austria. «Il libro è una lezione di letteratura attraverso la sua scrittura – ha sottolineato Bernard Pivot, presidente dell’accademia del Goncourt – e rappresenta una lezione di morale politica». L’autore, che è anche un regista, ha ammesso di aver scritto il grosso delle 160 pagine del libro, mentre risiedeva nel Ghetto di Roma. «Sono uno scrittore itinerante – ha detto – e l’Italia è molto importante per me ». Quanto a Guez, gli sono stati necessari tre anni di ricerche e di scrittura per partorire il suo libro su Mengele. Ne ha seguito (anche fisicamente) la fuga attraverso il Sudamerica, fino alla piccola fattoria dove morì anonimo in Brasile. «È stato complicato coabitare con lui – ha ammesso lo scrittore -. Ma a un certo momento bisogna salire sul ring. E affrontarlo».
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